Natale sostenibile: albero vero o artificiale?

L’usanza di decorare un albero con luci, palline e nastri è radicata in molte parti del mondo. Tra Nord America ed Europa questa tradizione porta ogni anno al taglio di quasi 100 milioni di esemplari naturali: circa 55-60 milioni nel continente europeo e fra 25 e 30 milioni negli Stati Uniti, secondo la National Christmas Trees Association.
Perlopiù si scelgono abete e altre conifere sempreverdi, che vengono utilizzate per qualche settimana e poi smaltite. Tuttavia, anche gli alberi sintetici prodotti in plastica comportano un notevole impatto ambientale. Da qui nasce un interrogativo ricorrente: in termini di sostenibilità, è davvero preferibile un albero reale oppure uno artificiale?
Albero di Natale vero o artificiale? La guida per la scelta
Nel 2009 la società di consulenza canadese Ellipsos, con sede nel Quebec e specializzata in sostenibilità, realizzò uno dei primi confronti completi tra alberi di Natale veri e artificiali, valutandone l’intero ciclo di vita: dalla produzione allo smaltimento finale.
Lo studio considerò un albero naturale coltivato entro 150 km da Montreal, luogo in cui veniva acquistato. Per questa tipologia, l’impronta climatica stimata risultò pari a 3,1 kg di CO₂ equivalente per ogni esemplare, da ripetere annualmente.
Per il modello sintetico, invece, fabbricato in Cina e spedito fino a Montreal tramite nave e successivamente treno, l’impatto complessivo fu calcolato in 48,3 kg di CO₂ equivalente. La differenza sostanziale, tuttavia, sta nella durata: un albero artificiale può essere riutilizzato per più anni. Distribuendo l’impronta totale su un periodo di sei anni, Ellipsos stimò un’emissione media annua di circa 8,1 kg per l’albero finto.
Confrontando un solo ciclo d’uso, il naturale risulta nettamente più vantaggioso dal punto di vista climatico. Quando però si considerano cinque anni, quindi cinque alberi veri contro uno artificiale, il risultato cambia radicalmente. La gestione del fine vita degli alberi reali, infatti, incide molto sulle emissioni complessive.
Se il naturale viene compostato, dopo cinque anni si raggiungono circa 24,4 kg di CO₂ equivalente. Se invece viene incenerito, il totale sale a 38,9 kg, superando le emissioni dell’albero sintetico. Su un orizzonte di dieci anni, queste differenze diventano ancora più evidenti. Il compostaggio degli alberi veri porta l’impatto a 48,7 kg, mentre l’incenerimento arriva a 77,7 kg complessivi.
Gli accorgimenti da seguire per un Natale sostenibile
Per rendere il Natale più rispettoso dell’ambiente, la scelta dell’albero è un primo passo fondamentale. È consigliabile acquistare un abete proveniente da un vivaio certificato, così da avere la certezza di una filiera controllata e sostenibile. Optare per specie locali, come quelle coltivate in Toscana o Veneto, riduce ulteriormente l’impatto legato al trasporto.
Anche la decorazione dell’albero richiede attenzione: meglio evitare addobbi troppo pesanti o trattamenti chimici che potrebbero danneggiare rami e aghi.
Durante le festività, è importante mantenere l’albero in condizioni ottimali, garantendo radici umide, luce naturale e un ambiente fresco, lontano da termosifoni e stufe. Quando le celebrazioni finiscono, l’ideale è reimpiantare l’abete in giardino o in un terreno adatto. In alternativa, lo si può consegnare ai centri di raccolta che si occupano del recupero delle piante.
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