Meteo, allarme sabbia del Sahara: caldo anomalo e qualità dell'aria pessima nel weekend

Tra venerdì 6 e domenica 8 giugno 2025, l’Italia sarà interessata da una nuova ondata di calore in arrivo direttamente dalle aree interne del continente africano. Nei prossimi giorni, l’evoluzione delle condizioni atmosferiche sarà caratterizzata da un progressivo arretramento verso latitudini più settentrionali delle correnti atlantiche più fresche, consentendo così l’espansione di un solido campo di alta pressione di origine subtropicale che andrà a coinvolgere gran parte del Mediterraneo.
Meteo, in arrivo la sabbia del Sahara: dove
Oltre all’aumento delle temperature, un altro elemento fastidioso accompagnerà l’evoluzione atmosferica: la presenza di pulviscolo sahariano. Secondo le previsioni, la giornata di domenica 8 giugno sarà la più colpita dal fenomeno, con un’intensa concentrazione di sabbia in sospensione trasportata da correnti meridionali in quota.
La nube di sabbia in arrivo sull’Italia sarà composta da particelle di polvere sollevate dalle tempeste nel deserto del Sahara e sospinte verso nord dai venti, fino a raggiungere l’Europa meridionale, inclusa la nostra penisola, come già accaduto in varie occasioni.
Le condizioni meteorologiche instabili favoriranno la dispersione di questo pulviscolo su ampie aree del territorio, rendendo i cieli più torbidi e opachi. Particolare attenzione nelle regioni del Nord-Ovest come Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria e Toscana.
Negli ultimi anni, fenomeni di questo tipo si sono verificati con maggiore frequenza e intensità, anche in periodi dell’anno considerati atipici. Alla base di questa tendenza c’è l’anomalo rafforzamento dell’anticiclone di matrice africana, che oggi riesce a spingersi più a nord rispetto al passato, favorito dagli effetti del cambiamento climatico. Questa situazione anomala facilita il trasporto di masse d’aria ricche di polveri sottili anche durante l’autunno avanzato o addirittura nei mesi invernali, come confermato da numerose ricerche scientifiche in ambito climatico.
Gli effetti sulla salute
Questo fenomeno può avere effetti non solo sull'ambiente ma anche sulla salute. Le persone maggiormente esposte agli effetti negativi di questo fenomeno sono i bambini, gli anziani, i soggetti con problemi cardiaci e chi soffre di patologie respiratorie.
Il pulviscolo trasportato dal vento può contenere anche tracce di metalli pesanti e combinarsi con gli inquinanti già presenti nell’atmosfera. Con il rialzo delle temperature, la concentrazione di queste sostanze tende ad aumentare, peggiorando ulteriormente la qualità dell’aria e favorendo l’inalazione di particelle nocive da parte della popolazione.
Tra i sintomi più frequenti che si manifestano nell’immediato ci sono fastidi agli occhi, al naso e alla gola, come bruciore, prurito, lacrimazione, starnuti, tosse secca e irritazione alla gola. Chi soffre di patologie respiratorie, come asma o bronchite, può avvertire difficoltà nel respirare, fiato corto e respiro affannoso. Altri disturbi comuni includono mal di testa, senso di spossatezza, scarsa concentrazione e una generale sensazione di malessere e stanchezza.