Impatto della Niña Atlantica sull'inverno 2025-2026: previsioni e conseguenze

Un’insolita anomalia oceanica sta catturando l’attenzione degli esperti: si tratta della cosiddetta Niña Atlantica, un raffreddamento anomalo delle acque nella fascia equatoriale dell’Oceano Atlantico, simile per certi aspetti alla più conosciuta La Niña che si manifesta nel Pacifico.
Questo fenomeno, piuttosto raro, potrebbe avere importanti ripercussioni sul clima globale nei prossimi mesi, incidendo sulla stagione degli uragani del 2025 e sulle condizioni meteorologiche del prossimo inverno.
Meteo, la Niña Atlantica sta per tornare: l'impatto sull'inverno 2025-2026
Attualmente, nell’area centrale dell’Atlantico equatoriale si stanno registrando temperature marine inferiori alla media. Questa situazione modifica i flussi atmosferici e la circolazione delle masse d’aria su vasta scala.
La peculiarità del 2025 risiede nel fatto che la Niña Atlantica si verifica contemporaneamente a una Niña anche nel Pacifico, dando origine a un doppio evento noto come “double dip Niña”. Tale configurazione, estremamente rara, potrebbe esercitare un’influenza significativa sull’andamento del clima a livello globale.
Gli esperti dell'agenzia americana NOAA, insieme ad altri centri di previsione internazionali, hanno segnalato che la stagione degli uragani del 2025 potrebbe essere particolarmente attiva. Questo è legato, in parte, alla presenza della Niña, una fase climatica che tende a ridurre il wind shear, cioè quel taglio del vento in quota che normalmente ostacola la formazione dei cicloni tropicali. Quando questo vento inibitore viene meno, le condizioni diventano più favorevoli allo sviluppo di tempeste e uragani.
Un altro fattore determinante è la temperatura dell’oceano Atlantico, che quest’anno risulta eccezionalmente elevata. Il mare più caldo del normale agisce come un carburante, fornendo l’energia necessaria per alimentare fenomeni più intensi. Per questo motivo, le previsioni parlano di un numero significativo di eventi: tra 13 e 19 tempeste con nome, da 6 a 10 uragani e fino a 3-5 uragani di forte intensità.
Quello che rende il 2025 ancora più particolare è la contemporanea presenza di due Niña, una nel Pacifico e una nell’Atlantico. Questa rara combinazione non solo non ostacolerà lo sviluppo dei cicloni tropicali, ma potrebbe addirittura amplificarne l’intensità, rendendo la prossima stagione una delle più attive degli ultimi anni.
I possibili scenari per l'inverno
Entro la fine del 2025, è previsto che la Niña si rafforzi ulteriormente anche nel Pacifico e questo avrà conseguenze evidenti sul clima invernale, in particolare in Nord America. Quando si verifica questa configurazione, la storia ci insegna che l’inverno tende a diventare più rigido e nevoso soprattutto nel Midwest, nelle regioni settentrionali degli Stati Uniti e nel sud del Canada.
Al contrario, le aree meridionali degli Stati Uniti sperimentano condizioni più miti e asciutte del normale, con precipitazioni ridotte. Anche le province atlantiche del Canada, come già accaduto in passato, potrebbero trovarsi a fronteggiare un’attività temporalesca più intensa e frequente durante i mesi invernali.
Per quanto riguarda l’Europa, sebbene gli effetti della Niña siano generalmente meno diretti rispetto a quelli osservati nel continente americano, non è da escludere la possibilità di un aumento delle irruzioni di aria fredda, con ondate gelide più frequenti nel corso dell’inverno.