Allerta neve, primi disagi: autostrade, treni e valli sotto osservazione

La neve caduta nelle ultime ore sta creando prime difficoltà. In diverse zone montane la viabilità risulta complicata, con strade interessate da limitazioni e disagi alla circolazione.
Pesanti rallentamenti si registrano anche lungo l’asse autostradale Torino-Savona, dove il traffico procede a passo ridotto. Ripercussioni significative anche sul trasporto ferroviario, con una diminuzione delle corse disponibili.
Allerta neve, primi disagi sulle autostrade
Le prime nevicate stanno causando difficoltà nei collegamenti ferroviari.
A seguito dell’avviso della Protezione civile per rischio neve in Val Bormida, con livello giallo nelle aree di confine tra Savonese e Cuneese, Trenitalia ha modificato il servizio. Sono state ridotte diverse corse sulle linee che collegano Alessandria, Fossano, Cuneo, Savona e Acqui Terme.
Numerosi convogli risultano soppressi per l’intera giornata, in particolare tra Fossano e San Giuseppe di Cairo e tra Savona e Alessandria. Disagi anche sui collegamenti verso Acqui Terme e lungo la tratta Savona–Fossano. Si invitano i viaggiatori a verificare preventivamente gli orari aggiornati. Non sono stati attivati servizi di trasporto alternativi sulle linee interessate dalle cancellazioni.
La neve sta creando disagi alla circolazione su diverse arterie del territorio. Sulla statale 28 si sono verificati rallentamenti, con alcuni mezzi pesanti rimasti fermi tra Ceva e Nucetto nelle prime ore del giorno. La viabilità è stata poi ripristinata dopo gli interventi di sgombero. Le precipitazioni hanno interessato ampie zone della rete stradale tra le province di Cuneo e Savona.
Sull’autostrada Asti–Cuneo la nevicata ha riguardato il tratto compreso tra il capoluogo e il collegamento con la A6. Fiocchi di neve anche sulla Torino–Savona, in particolare tra Carrù e Altare. Sono operativi i mezzi spargisale e ai caselli, soprattutto a Ceva, sono in corso controlli sui veicoli pesanti per la dotazione invernale.
Neve protagonista anche a Natale, la tendenza meteo
Nel periodo compreso tra il 22 e il 26 dicembre il tempo sull’Italia sarà fortemente condizionato dall’arrivo di più perturbazioni di origine atlantica. Questi sistemi ciclonici porteranno una fase di maltempo diffuso, con piogge frequenti e a tratti abbondanti. Le zone maggiormente coinvolte saranno il Nord-Ovest, le regioni affacciate sul Tirreno e alcuni settori del Sud.
Il contesto climatico richiamerà più l’autunno che l’inverno, con temperature miti per la stagione. I venti soffieranno con una certa intensità, contribuendo a rendere le condizioni meteo più instabili. Sulle Alpi occidentali sono previste nevicate anche a quote non elevate, in alcuni casi al di sotto dei 1000 metri.
Diversa la situazione sugli altri comparti alpini e lungo l’Appennino, dove i fenomeni saranno meno significativi. In queste aree la neve cadrà solo alle alte quote, generalmente oltre i 1500 metri. Sull’Appennino centro-meridionale i fiocchi interesseranno esclusivamente le cime più elevate. Nelle pianure e nei centri urbani prevarrà la pioggia, favorita dall’assenza di aria fredda sufficiente a portare neve.






