Influenza 2025-2026: i sintomi e quando vaccinarsi

Con l'arrivo delle piogge e del primo freddo torna anche l'influenza. La stagione 2025-2026 si preannuncia imprevedibile e, dati alla mano, nei prossimi mesi è previsto un boom di casi con medici ed operatori sanitari già pronti a rispondere ad una nuova ondata di febbre. Scopriamo i sintomi e sul perché è consigliato il vaccino.
Influenza stagione 2025, quali sono i sintomi
Al via la stagione influenzale 2025 con i primi casi. Dopo settimane segnate da un clima caldo e stabile l'arrivo delle piogge e del maltempo ha fatto registrare i primi casi di influenza con un vero e proprio boom in diverse regioni.
Anche quest'anno l'influenza 2025-2026 a detta dei medici ed operatori sanitari non è un semplice raffreddore e può sfociare in complicazioni gravi per bambini, persone anziane e con sistemi immunitari compromessi. Lo scorso anno l'influenza ha fatto registrare in America un numero record di ricoveri in ospedale, ma anche di morti tra cui centinaia di bambini.
L'influenza 2025-2026 presenta diversi ceppi: dalla H1N1 alla H3N2 fino all'influenza B. Si tratta di ceppi per lo più similari a quelli dello scorso anno a conferma che la stagione influenzale si preannuncia imprevedibile e difficili.
Oltre alla diffusione dei virus, l'evoluzione dell'influenza quest'anno dovrà fare i conti con una copertura vaccinale davvero bassa, nonostante il vaccino resti ancora oggi lo strumento più efficace per ridurre il rischio di un'evoluzione grave dei sintomi in particolare nei soggetti fragili.
Ma quali sono i sintomi dell'influenza 2025-2026? Proprio come lo scorso anno, l'influenza può manifestarsi all'improvviso con sintomi che variano da brividi a mal di testa, ma anche dolori muscolari e articolari, mal di gola, tosse secca fino a febbre alta. In alcuni casi la febbre può provocare anche nausea, vomito e diarrea. Naturalmente la gravità dei sintomi varia a seconda dell'età e dello stato di salute generale.
Attenzione: la classifica influenza è ben distinta dal Covid-19 e altre malattie respiratorie che, se non curate bene, possono sfociare in complicazioni gravi come polmonite, insufficienza respiratoria. Per questo motivo è importante monitorare lo stato di salute e i sintomi in modo da rivolgersi tempestivamente a un medico in caso di febbre alta persistente.
Influenza 2025-2026, perché fare il vaccino?
Come proteggersi dall'influenza 2025-2026? Il vaccino antinfluenzale resta lo strumento più efficace per proteggersi e soprattutto per evitare complicazioni gravi. Il vaccino, infatti, non solo immunizza riducendo il rischio di ammalarsi, ma limita anche la diffusione dei virus andando così a salvaguardare le persone più deboli e fragili. Secondo i medici il periodo migliore per vaccinarsi è il mese di ottobre in modo che il vaccino possa coprire tutta la stagione influenzale 2025-2026 che in genera va da novembre a marzo.
Attenzione: vaccinarsi troppo presto potrebbe anche ridurre l’efficacia del vaccino verso la fine della stagione, mentre ritardare troppo l’immunizzazione espone a un rischio maggiore nei mesi di picco dell’influenza.
Gli esperti e i medici consigliano il vaccino a tutti gli anziani, bambini e persone fragili con patologie croniche in modo da impedire lo svilupparsi di uno stato pericoloso della malattia. Non solo, vaccinarsi oltre ad essere una protezione individuale consente di ridurre l'impatto sugli ospedale e sui sistemi sanitari durante i mesi di grande diffusione dell'influenza.