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Incendi Canada, impressionante "Wildfire Plume" visibile dallo spazio minaccia clima e salute globali

In Canada è emergenza incendi. Le immagini catturate dal satellite mostrano una colonna di fumo lunga oltre 3.000 km: gli effetti sulla salute e clima.
Eventi estremi30 Maggio 2025 - ore 13:40 - Redatto da Meteo.it
Eventi estremi30 Maggio 2025 - ore 13:40 - Redatto da Meteo.it

In Canada è già emergenza incendi. Oltre un milione e mezzo di acri sono già stati divorati dagli incendi. Migliaia di residenti sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni, mentre numerosi edifici sono stati distrutti. Diverse province hanno dichiarato lo stato d’emergenza per far fronte alla crisi. Nel Manitoba, l’allarme è scattato il 28 maggio: la cittadina di Flin Flon è stata evacuata e più di 17.000 persone hanno dovuto lasciare le proprie case. Anche in Saskatchewan la situazione è estremamente grave.

Emergenza incendi in Canada, cos'è la "wildfire plume" e perché preoccupa gli studiosi

Le immagini catturate dal satellite Sentinel-5P del programma europeo Copernicus rivelano un quadro drammatico: una colossale colonna di fumo, lunga oltre 3.000 chilometri, si estende verso est fino a raggiungere i sistemi di rilevamento atmosferico della piattaforma Adam. Le autorità parlano già di un peggioramento della qualità dell'aria in diverse città anche americane del Midwest, da Green Bay a Milwaukee, fino a Chicago e Detroit.

Il fenomeno, noto come "wildfire plume", è una colonna verticale composta da fumo, cenere, gas e calore che si sviluppa durante incendi estesi e particolarmente intensi. Generata dalla combustione massiccia di vegetazione e materiali organici, questa colonna può sollevarsi fino a decine di chilometri nell’atmosfera, incidendo sulla salute delle persone esposte e influenzando i processi climatici anche a livello continentale.

Il fumo trasportato da questi pennacchi contiene sostanze inquinanti come particelle fini (PM2.5 e PM10), gas nocivi tra cui monossido di carbonio e ozono troposferico, oltre a minuscoli frammenti di cenere. Questi elementi, anche a grandi distanze dall’incendio, possono peggiorare significativamente la qualità dell’aria e provocare disturbi respiratori e cardiovascolari, soprattutto tra le fasce più a rischio della popolazione, come anziani, bambini e persone con patologie respiratorie preesistenti. Inoltre, le colonne di fumo composte da vapore acqueo, particelle di fuliggine e fumo stesso possono salire fino alla stratosfera, portando gli inquinanti a quote atmosferiche elevate e facilitandone la diffusione su scala globale.

Il Canada brucia, è colpa del cambiamento climatico?

Quello che sta avvenendo in Canada non rappresenta un evento isolato. Le conseguenze delle colonne di fumo generate dagli incendi si estendono ben oltre le aree boschive canadesi: la qualità dell’aria peggiora sensibilmente anche in città lontane come New York e Boston, arrivando persino a interessare alcune regioni dell’Europa settentrionale. Le ripercussioni su salute pubblica e clima stanno diventando motivo di crescente allarme per le autorità sanitarie e i climatologi.

L’aumento di questi episodi estremi, sempre più ricorrenti negli ultimi anni, è direttamente connesso al cambiamento climatico, in particolare all'innalzamento delle temperature globali, a lunghi periodi di siccità e all’accumulo di vegetazione secca nelle aree più vulnerabili.

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