Il telescopio Vera Rubin mostra l'universo come in un film: le prime storiche immagini

Il 23 giugno 2025 segna una data storica per l’astronomia: il telescopio Vera C. Rubin ha rilasciato le sue prime immagini dell’Universo, aprendo ufficialmente una nuova era di osservazione del cielo (dopo la storica immagine del telescopio James Webb). Collocato in Cile, questo straordinario strumento è progettato per rivoluzionare il modo in cui esploriamo il cosmo, combinando potenza, precisione e velocità di scansione.
Il telescopio Vera Rubin mostra l'universo come in un film: un mosaico di galassie, nebulose e asteroidi
Le immagini rilasciate mostrano una quantità impressionante di dettagli. Già in poche ore di osservazione, il telescopio ha catturato:
- Nebulose come la Laguna e la Trifida;
- L’ammasso della Vergine, uno dei più grandi agglomerati di galassie vicine alla Terra;
- Milioni di galassie lontane, oggetti stellari e migliaia di asteroidi.
Ogni scatto è il risultato di una combinazione di 678 esposizioni, ottenute da una fotocamera da 3.200 megapixel, una delle più potenti mai realizzate in campo astronomico.
In about 10 hours of test observations, NSF-DOE @VRubinObs already discovered 2,104 never-before-seen asteroids in our solar system, including seven near-Earth asteroids (which pose no danger). https://t.co/FvSan4Elrh #CaptureTheCosmos #RubinFirstLook pic.twitter.com/dBrlJdyFrB
— U.S. National Science Foundation (@NSF) June 23, 2025
Un film dell’Universo in tempo reale
Il telescopio Vera Rubin non si limita a fotografare il cielo. Il suo compito sarà quello di mappare l’intero emisfero australe in poche notti, registrando cambiamenti nel tempo e nello spazio. In dieci anni produrrà circa 800 mappe complete del cielo, permettendo agli scienziati di seguire fenomeni come:
- Esplosioni stellari e supernovae;
- Spostamenti di asteroidi e comete;
- Variazioni di luminosità delle stelle.
Questa capacità di “filmare” il cielo trasformerà il modo in cui vengono studiati i fenomeni astronomici, fornendo dati in continuo aggiornamento.
Primeras imágenes del Observatorio Vera C. Rubin.
— Instituto de Astronomía UNAM (@iaunam) June 23, 2025
Créditos: NSF–DOE Vera C. Rubin Observatory pic.twitter.com/ib9zZqKv6P
Un passo decisivo verso la comprensione della materia oscura
Uno degli obiettivi principali del telescopio Vera Rubin è approfondire lo studio della materia oscura e dell’energia oscura. Grazie all’osservazione di lenti gravitazionali e alla misurazione della distribuzione delle galassie, sarà possibile costruire mappe tridimensionali dell’Universo e comprendere meglio la struttura del cosmo.
Una rivoluzione anche nei dati
Il progetto produrrà una quantità impressionante di dati: circa 30 terabyte ogni notte. Questi dati verranno messi a disposizione della comunità scientifica e, in parte, anche del pubblico, permettendo analisi, simulazioni e visualizzazioni interattive mai viste prima.