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Il Sole apre un grande buco coronale: cosa significa per la Terra e quali effetti aspettarci

Il buco coronale osservato sul Sole rappresenta un promemoria dell'influenza che la nostra stella può esercitare sul pianeta Terra. Mentre gli effetti previsti per questo evento specifico sono limitati, la continua osservazione e lo studio del Sole sono essenziali.
Spazio21 Maggio 2025 - ore 10:40 - Redatto da Meteo.it
Spazio21 Maggio 2025 - ore 10:40 - Redatto da Meteo.it

Il 20 maggio 2025, un grande buco coronale si è aperto sulla superficie del Sole, attirando l'attenzione degli scienziati e degli appassionati di astronomia di tutto il mondo. Questo fenomeno, osservato dal Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA, si estende per oltre un milione di chilometri sull'emisfero meridionale della nostra stella e si presenta come una vasta area scura nella corona solare, lo strato più esterno dell'atmosfera solare.

Cosa sono i buchi coronali

I buchi coronali sono regioni della corona solare in cui il campo magnetico si apre verso lo spazio interplanetario, permettendo al plasma solare – un flusso di particelle cariche come protoni ed elettroni – di fuoriuscire a velocità elevate, spesso superiori ai 700 chilometri al secondo. Queste aree appaiono più scure nelle immagini a raggi ultravioletti poiché il plasma in queste zone è meno denso e più freddo rispetto alle regioni circostanti.

Le conseguenze sulla Terra

Il buco coronale attualmente osservato è rivolto direttamente verso la Terra, il che significa che il vento solare emesso da questa regione potrebbe colpire il nostro pianeta fino 22 maggio. Secondo i meteorologi del NOAA, è prevista una tempesta geomagnetica di classe G1, considerata "minore" su una scala che va da G1 a G5. Gli effetti di tali tempeste possono includere disturbi nelle comunicazioni radio, variazioni nella propagazione delle onde radio, aurore polari visibili a latitudini più basse del normale e possibili interferenze con i satelliti e i sistemi GPS.

Un fenomeno da monitorare

Sebbene le tempeste geomagnetiche di classe G1 siano generalmente considerate di lieve entità, è fondamentale monitorare attentamente questi eventi, soprattutto in un'epoca in cui la nostra società dipende fortemente dalla tecnologia satellitare e dalle comunicazioni globali. Eventi più intensi potrebbero avere impatti significativi sulle infrastrutture tecnologiche, rendendo cruciale la comprensione e la previsione di tali fenomeni solari.

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Ultimo aggiornamento Martedì 30 Dicembre ore 07:24

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