Il clima estremo sorprende la Russia orientale con ondata di calcio

Una straordinaria ondata di caldo sta investendo la Russia, in particolare la Siberia e le aree limitrofe, con temperature eccezionalmente elevate che hanno superato i precedenti record risalenti al 1959. Negli ultimi giorni di maggio, in numerose località si sono registrati valori minimi notturni superiori ai 20°C, un fatto decisamente insolito per queste zone e per questa stagione.
Meteo, caldo fuori stagione in Russia: record storico
Un'ondata di caldo eccezionale ha investito la Russia orientale. In Siberia si sono registrate temperature alte, con un picco di 36,6°C rilevato a Ugloskoye, un dato sorprendente per una zona solitamente caratterizzata da un clima rigido. Questo valore figura tra i più alti mai osservati nella regione, confermando il rapido processo di riscaldamento che sta trasformando le aree artiche e subartiche. Secondo i meteorologi, si tratta di un segnale particolarmente preoccupante, poiché condizioni simili erano state ipotizzate solo verso la fine del secolo.
Anche le proiezioni per l’est della Mongolia indicano un’ulteriore escalation delle temperature, con picchi attesi fino a 38°C nei prossimi giorni. Questo episodio di caldo estremo rientra in un quadro più ampio che coinvolge tutta l’Asia centrale, dove diverse stazioni meteorologiche hanno riportato temperature oltre i 40°C, delineando un fenomeno di portata eccezionale e privo di precedenti nel periodo recente.
L'ondata di calore eccezionale che sta colpendo la Russia è il segnale forte di una trasformazione climatica in atto. Nella porzione più settentrionale del territorio russo, il ritmo del riscaldamento è infatti circa due volte superiore rispetto alla media globale. Un primo campanello d'allarme c'era stato nel 2020 quando nel villaggio di Verchojansk, una piccola comunità di circa mille persone situata nella Repubblica autonoma della Sacha-Jacuzia, nell'est della Siberia, era stata registrata una temperatura di 38°C, un valore senza precedenti per un’area considerata tra le più gelide del pianeta.
Il caldo estremo minaccia la tenuta del permafrost
Il cambiamento climatico sta avanzando in Russia a una velocità circa due volte e mezzo superiore rispetto alla media globale, suscitando crescente preoccupazione tra gli scienziati locali, che temono impatti devastanti non solo sugli ecosistemi di tundra e taiga. Lo strato di permafrost si sta riducendo ad un ritmo di circa 5 cm all'anno.
Quanto sta avvenendo in Siberia rappresenta un segnale d’allarme di portata globale. Il degrado del permafrost non è un fenomeno confinato in una remota regione del pianeta, ma un chiaro indicatore di una crisi climatica che si intensifica e si espande ovunque. Le immagini di campi ondulati, abitazioni che si inclinano e terreni che sprofondano non sono semplici anomalie geografiche, bensì manifestazioni concrete di un equilibrio ambientale che sta cedendo.