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Lo scorso giugno è stato il più caldo di sempre: perché e cosa vuol dire. VIDEO

A dirlo è l’osservatorio europeo Copernicus, che sottolinea come le temperature degli oceani e delle terre emerse a livelli stiano arrivando a livelli senza precedenti a causa dell’effetto combinato del cambiamento climatico e del ritorno del fenomeno El Nino
Clima7 Luglio 2023 - ore 15:54 - Redatto da Redazione Meteo.it
Clima7 Luglio 2023 - ore 15:54 - Redatto da Redazione Meteo.it

Un altro triste record legato al surriscaldamento globale: il mese di giugno da poco terminato è stato il più caldo mai registrato. A dirlo è l’osservatorio europeo Copernicus, che sottolinea come le temperature degli oceani e delle terre emerse a livelli stiano arrivando a livelli senza precedenti a causa dell’effetto combinato del cambiamento climatico e del ritorno del fenomeno El Nino. E tutta l’estate del 2023 rischia di essere una delle più calde, se non la più calda, mai registrata nella storia.

Il Giugno più caldo di sempre

I dati - sottolinea l’Agi - sono preoccupanti fin da aprile. Negli ultimi mesi infatti si sono registrati record di temperatura in varie parti del mondo, dalla Cina alla Spagna passando per l'Oceano Atlantico. A pesare su questi numeri inquietanti sono il cambiamento climatico unito a vari eventi estremi: incendi boschivi, siccità, precipitazioni straordinarie. "Giugno è stato il mese più caldo del mondo, più di 0,5 gradi Celsius sopra la media 1991-2020, superando il precedente record stabilito nel giugno 2019", ha dichiarato l'osservatorio sui cambiamenti climatici Copernicus (C3S) dell'Unione Europea, i cui dati, risalenti al 1950, sono tra i più utilizzati al mondo.

Il mese più caldo: che cosa vuol dire?

Non tutti, però, potrebbero aver avuto la percezione che il giugno da poco concluso sia stato il più caldo di sempre da quando esistono dati affidabili. Bisogna sottolineare che questa informazione si riferisce alla temperatura media globale: a giugno 2023 è stata di 16,51 gradi, 0,53 gradi sopra la media dei tre decenni precedenti. Tuttavia, in alcune zone il fenomeno è stato più acuto che in altre: le temperature hanno superato i record nell'Europa nord-occidentale, mentre alcune zone del Canada, degli Stati Uniti, del Messico, dell'Asia e dell'Australia orientale "sono state significativamente più calde del normale", ha fatto sapere Copernicus. Al contrario, giugno è stato più freddo del normale nell'Australia occidentale, negli Stati Uniti occidentali e nella Russia occidentale.

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 19 Novembre ore 23:07

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