FacebookInstagramXWhatsApp

Il "fiume morto" in Bangladesh (anche per i nostri vestiti a basso costo) VIDEO

Dietro agli alti livelli di inquinamento del Buriganga ci sarebbero non solo i rifiuti umani, ma anche gli scarichi della crescente industria tessile per la “fast fashion”, che produce per noi
Ambiente12 Maggio 2023 - ore 13:19 - Redatto da Redazione Meteo.it
Ambiente12 Maggio 2023 - ore 13:19 - Redatto da Redazione Meteo.it

Un fiume talmente inquinato da guadagnarsi il sinistro appellativo di "morto", perché ormai quasi nessuna forma di vita riesce a vivere nelle sue acqua. Succede in Bangladesh e il fiume in questione si chiama Buriganga: il suo corso d’acqua è talmente inquinato che in larghi tratti appare nero e maleodorante. Tra le cause di questo gravissimo disastro ambientale, in un Paese che ha enormi problemi con la gestione dei rifiuti come vi abbiamo raccontato qui, ci sarebbero la scarsa gestione delle acque reflue e il boom dell’industria dei vestiti. Che sta portando maggiore ricchezza e investimenti nel Paese, ma anche problemi difficili da gestire.

Il ruolo dell’industria tessile

“Venti anni fa il fiume era in buone condizioni, pieno di vita”, ha raccontato un ex pescatore a Reuters. “Un tempo facevamo il bagno nel fiume, c’erano moltissimi pesci. Eravamo in tanti a vivere di pesca, ma adesso tutto è cambiato”. Il Buriganga scorre vicino alla capitale Dacca, dove vivono oltre 23 milioni di persone. E secondo attivisti ambientali citati dall’agenzia di stampa britannica, le attività di produzione di vestiti stanno contribuendo in modo significativo alla morte biologica del fiume. Il Bangladesh è a oggi il secondo maggior esportatore di vestiti e materiale tessile dopo la Cina.

E i consumatori finali siamo noi, magari con una maglietta fast fashion a basso prezzo, all'interno di un sistema di produzione globale che abbatte i costi mettendo magari molto a rischio tutela dell'ambiente e della vita dei lavoratori.

“Il fiume è biologicamente morto”

Nel fiume vengono scaricate acque reflue non trattate, così come rifiuti tessili e altre sostanze chimiche. “Molti di quelli che si bagnano nel fiume prendono la scabbia”, ha raccontato un traghettatore sul fiume. Secondo un recente campionamento effettuato dal River and Delta Research Center, l’inquinamento dell’acqua era molto sopra al limite consentito e i principali responsabili erano gli scarichi industriali. “Quello che un tempo era un fiume fresco, ora è sul punto di morire a causa dei rifiuti industriali e umani”, ha detto uno degli attivisti ambientali. “Non ci sono pesci o vita acquatica nella stagione secca, noi lo chiamiamo biologicamente morto”

Articoli correlatiVedi tutti


  • Milano, capriolo cade nel Naviglio della Martesana: portato in salvo
    Ambiente19 Aprile 2025

    Milano, capriolo cade nel Naviglio della Martesana: portato in salvo

    Un giovane capriolo è caduto nel Naviglio della Martesana e per un po' ha "giocato a nascondino" con gli agenti di polizia. Poi è stato salvato.
  • Calamaro colossale: il primo video di un cucciolo che da adulto potrebbe arrivare a 7 metri e 500 chili
    Ambiente18 Aprile 2025

    Calamaro colossale: il primo video di un cucciolo che da adulto potrebbe arrivare a 7 metri e 500 chili

    Il calamaro colossale è stato ripreso in video per la prima volta mentre nuotava nel suo habitat naturale.
  • Pesce palla argenteo nel Mar Adriatico, scatta l'allarme per il veleno: tutti i rischi
    Ambiente16 Aprile 2025

    Pesce palla argenteo nel Mar Adriatico, scatta l'allarme per il veleno: tutti i rischi

    Preoccupa la presenza del pesce palla argenteo nel Mar Adriatico: il suo veleno è pericoloso anche per i pescatori e i turisti.
  • Fiori dal balcone: quali bulbi piantare?
    Ambiente14 Aprile 2025

    Fiori dal balcone: quali bulbi piantare?

    Piantare bulbi in momenti diversi dell’anno permette di avere un balcone in fiore quasi tutto l’anno.
Ultime newsVedi tutte


Meteo, Ponte del 25 aprile instabile su alcuni settori: ecco quali
Tendenza21 Aprile 2025
Meteo, Ponte del 25 aprile instabile su alcuni settori: ecco quali
L'alta pressione resta lontana: un nucleo instabile attraverserà l'Italia da nord a sud determinando alcune fasi instabili. La tendenza per il 25 aprile
Meteo, alta pressione latitante. Tempo variabile anche la settimana del 25 aprile
Tendenza20 Aprile 2025
Meteo, alta pressione latitante. Tempo variabile anche la settimana del 25 aprile
Atmosfera instabile: ci attendono ancora alcune giornate caratterizzate da tempo molto variabile. Le temperature saranno ovunque tipicamente primaverili
Meteo, verso il 25 aprile con nuove fasi instabili: la tendenza
Tendenza19 Aprile 2025
Meteo, verso il 25 aprile con nuove fasi instabili: la tendenza
Alta pressione assente nella settimana che ci porterà al 25 aprile: il tempo rimane variabile e a tratti instabile. La tendenza meteo
Mediaset

Ultimo aggiornamento Lunedì 21 Aprile ore 13:51

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154