ETA, tutto quello che c’è da sapere sul documento necessario per viaggiare nel Regno Unito
Grandi novità in arrivo per tutti i viaggiatori europei amanti del Regno Unito: dal 2025 bisognerà pagare l'ETA, una autorizzazione telematica indispensabile per entrare in Gran Bretagna. Scopriamo cosa è, come funziona e quanto costa.
ETA, cos'è e come funziona l'autorizzazione per entrare in Uk
E' ufficiale: dal 2025 tutti i cittadini dell'Unione Europea dovranno richiedere l'ETA, un'autorizzazione elettronica indispensabile ed obbligatoria per entrare in Uk.
L'autorizzazione va richiesta anche in caso di scalo in uno degli aeroporti del Regno Unito. Ad annunciarlo è stato pochi giorni fa il governo britannico spiegando anche nel dettaglio come funziona e i costi di questo visto simile all'Esta in vigore per entrare negli Stati Uniti d'America.
L'ETA ha un costo di 10 sterline, circa 12 euro, ed è una autorizzazione obbligatoria per tutti i cittadini europei, compresi gli italiani. Si tratta di una autorizzazione preventiva che il governo britannico ha richiesto per "rafforzare la sicurezza attraverso le nuove tecnologie e incorporare un moderno sistema di immigrazione" come ha spiegato Seema Malhotra, sottosegretaria all'Immigrazione. Al momento esclusi dalla richiesta dell'ETA solo irlandesi e gli europei residenti nel Regno Unito.
ETA per Uk, data di partenza, validità e costo
La data di partenza è fissata dal 5 marzo 2024 e la richiesta dell'ETA, applicazione obbligatoria per entrare nel Regno Unito ha un costo di 10 sterline (12 euro). La richiesta potrà essere inoltrata online o tramite app inserendo i dati del passaporto, una foto e rispondendo ad alcune domande di sicurezza. A distanza di pochi giorni, circa tre, il richiedente riceverà risposta: qualora dovesse essere negativa dovrà richiedere il visto. Attenzione: l'ETA ha una validità di 2 anni e consentirà al cittadino europee viaggi multipli fino a sei mesi.
La nuova autorizzazione per accedere in Uk è una conseguenza della Brexit, il processo che ha posto fine all'adesione del Regno Unito all'Unione europea. Le novità riguardano anche i cittadini britannici, visto che dal 2025 dovranno richiedere un permesso simile per entrare nell'UE.
Intanto la notizia ha già creato confusione e polemiche con il settore del turismo in allarme. La Northern Ireland tourism alliance che ha sottolineato: "il 60% dei turisti non britannici che visitano l'Irlanda del Nord si reca anche nella Repubblica d'Irlanda. Con l'ETA molti tour operator globali potrebbero escludere Belfast dai loro itinerari".
L'ETA non è ancora partito e c'è già chi ipotizza un crollo del 25% degli arrivi dall'Europa. Nonostante le polemiche, il governo di Londra è ottimista. "L'espansione dell'Eta dimostra il nostro impegno a rafforzare la sicurezza", conclude Seema Malhotra, sottosegretaria all'Immigrazione.