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Cometa "alcolica" potrebbe dar vita a una spettacolare pioggia di stelle cadenti

Una nuova e insolita pioggia di stelle cadenti potrebbe "accendere" il cielo di dicembre. Secondo uno studio internazionale nei prossimi giorni i detriti della cometa 46/P Wirtanen potrebbero generare spettacolari scie luminose
10 Dicembre 2023 - ore 15:07 Redatto da Redazione Meteo.it
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Nei prossimi giorni potrebbe comparire nel cielo un nuovo e spettacolare sciame meteorico, una pioggia di stelle cadenti mai vista prima. A dar vita a questo potenziale evento spettacolare - che potrebbe ritornare in futuro sempre in questo periodo - sarebbe la nube di detriti lasciati da una cometa "alcolica".

Storia e curiosità di una cometa "insolita"

Si chiama 46P/Wirtanen la cometa scoperta nel 1948 dall'astronomo statunitense Carl Alvar Wirtanen. Si tratta di una palla di ghiaccio decisamente insolita, non solo perché "alcolica", ovvero capace di liberare un'elevata quantità di alcoli durante la sublimazione del ghiaccio a causa della radiazione solare, ma anche perché è caratterizzata da un'orbita piuttosto irregolare a causa dei ripetuti incontri con Giove.

Nel 1974 - in occasione di uno dei suoi passaggi - ha rilasciato una nube di detriti che il nostro Pianeta dovrebbe incontrare il 12 dicembre prossimo, tra le 08.00 e le 12.30 UTC (09.00/13.30 ora italiana). Questo potrebbe determinare uno sciame meteorico, qualora le polveri e i frammenti lasciati nello spazio dalla cometa 46P/Wirtanen intercettassero l'orbita della Terra. Entrando in contatto con l'atmosfera terrestre si "infiammerebbero" a causa del processo di ablazione prodotto dall'attrito con l'aria, dando così origine a una spettacolare e insolita pioggia di stelle cadenti.

Pioggia di stelle cadenti, lo studio

A ipotizzare che la cometa “alcolica” 46P/Wirtanen potrebbe generare uno sciame meteorico è stato il team di ricerca internazionale guidato dagli scienziati francesi del CNRS – Osservatorio di Parigi dell'Università della Sorbona, che hanno collaborato a stretto contatto con il Dipartimento di Astronomia dell'Università del Maryland, del Centro per la Fisica Spaziale dell'Università di Boston, del Planetario di Montreal, del NASA Meteoroid Environment Office e di altri istituti.

Attraverso alcune simulazioni al computer per modellare i flussi di meteoroidi prodotti dalla cometa, gli scienziati hanno calcolato il giorno dell'incontro della nube con la Terra - previsto come già detto per il prossimo 12 dicembre - e la velocità dei detriti, che sarà relativamente bassa. Le meteore dovrebbero viaggiare a 10,2 chilometri al secondo, ovvero molto vicino alla velocità minima delle stelle cadenti.

Questo permetterà - in un cielo buio e lontano dalle fonti di inquinamento luminoso delle città - di osservare a lungo le stelle cadenti, prima che queste possano "spegnersi". Secondo gli studiosi potremmo assistere a uno spettacolo davvero suggestivo, con un gran numero di scie luminose.

L'osservazione - sebbene agevolata dall'assenza di bagliore lunare, in quanto il nostro satellite raggiungerà la fase di Luna Nuova il 13 dicembre - sarà penalizzata dall'orario. lo spettacolo - qualora dovesse manifestarsi davvero - dovrebbe offrire il meglio di sé nei cieli del Sud Est Asiatico e dell'Australia.

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Ultimo aggiornamento Martedì 07 Maggio ore 11:08

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