Clima, l’impatto del riscaldamento globale sulle onde planetarie: più rischio di caldo estremo

Le ondate di calore che stiamo vivendo ogni estate non sono più episodi eccezionali, ma la nuova normalità. Secondo un recente studio condotto dall’Università della Pennsylvania e appena pubblicato sulla rivista scientifica PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences), gli effetti del riscaldamento globale stanno modificando profondamente la dinamica atmosferica terrestre, aumentando la frequenza di fenomeni estremi.
Cosa sono le onde planetarie e perché sono così importanti
Le onde planetarie, o onde di Rossby, sono giganteschi movimenti atmosferici che si sviluppano nella fascia temperata del nostro pianeta. Queste onde oscillano lungo il flusso del jet stream, il potente "fiume d’aria" che scorre da ovest a est ad alta quota. Normalmente, tali onde si muovono e si dissipano rapidamente, contribuendo all’alternanza tra bel tempo e perturbazioni.
Tuttavia, lo studio mostra che sempre più spesso queste onde si bloccano e restano ferme in una posizione per settimane. Questo fenomeno, chiamato risonanza quasi-stazionaria (quasi-resonant amplification, QRA), crea condizioni climatiche persistenti: ondate di calore, siccità, alluvioni, incendi boschivi.
Lo studio: frequenza triplicata di eventi estremi
I ricercatori dell’Università della Pennsylvania hanno analizzato i dati atmosferici degli ultimi 75 anni. Il risultato è preoccupante: dal 1950 a oggi, la frequenza degli eventi di risonanza delle onde planetarie è triplicata.
In passato, questi eventi si verificavano circa una volta ogni estate. Oggi, siamo già oltre i tre episodi all’anno. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. La devastante ondata di calore in Russia nel 2010, quella in Nord America nel 2021, le alluvioni in Germania e Pakistan: sono tutte riconducibili a onde planetarie bloccate in configurazioni anomale.
Il legame con il riscaldamento globale
Cosa causa questo blocco? Il riscaldamento globale è il principale indiziato. In particolare, lo scioglimento dei ghiacci artici e l’aumento della temperatura al Polo Nord stanno indebolendo il gradiente termico tra le regioni polari e tropicali. Questo cambiamento destabilizza il jet stream e favorisce la comparsa di onde di Rossby più ampie e lente, che tendono a bloccarsi.
Più il jet stream rallenta, più aumenta il rischio che un'ondata di calore o una perturbazione restino ferme sulla stessa regione per giorni o addirittura settimane.
Implicazioni future: verso estati sempre più difficili
Se non si interviene con politiche globali incisive per ridurre le emissioni di gas serra, il futuro prossimo potrebbe essere segnato da un aumento costante di eventi climatici estremi. Non si tratta solo di caldo record, ma anche di danni all’agricoltura, black out elettrici, crisi idriche e problemi sanitari legati al calore.
I ricercatori lanciano un messaggio chiaro: non si tratta più di scenari futuri, ma di cambiamenti già in atto, visibili anno dopo anno con sempre maggiore intensità.