Il calendario per l’accensione dei riscaldamenti nel 2025 in Italia: date, orari e zone

Nonostante siamo in piena ottobrata con un clima soleggiato e temperature miti in molte regioni, l’ultimo fine settimana di ottobre ha portato già un primo assaggio d’autunno su gran parte d'Italia. Con l’aria che si è fatta più fresca è tornata anche una delle domande più tipiche della stagione: quando si potranno accendere i termosifoni?
Quando si accendono i riscaldamenti nel 2025? Orari e temperature consentite
Ci siamo: presto si potranno accendere i riscaldamenti. La data da fissare in calendario è mercoledì 15 ottobre, giorno in cui scatterà il via libera all’accensione dei riscaldamenti in gran parte del Nord Italia e nelle zone appenniniche. Si parte il 15 ottobre in gran parte del Paese fino al 15 aprile 2026, ultimo giorno.
Gli impianti potranno essere accessi per un massimo di 14 ore al giorno. A stabilire le regole è il D.P.R. 74 del 2013 che fissa i periodi e gli orari di utilizzo in base alla zona climatica di appartenenza del Comune. In tutto le zone sono sei, dalla A alla F, suddivise per area geografica.
Ma passiamo agli orari e temperature consentite per l'anno 2025. Nelle case e nei condomini i termosifoni potranno essere accesi non prima delle 5 del mattino e andranno spenti entro le 23. La temperatura massima consentita all’interno degli ambienti è di 20 gradi, con una tolleranza di massimo due gradi in più.
Attenzione: è importante informarsi anche su regolamenti condominiali ed eventuali ordinanze comunali, che possono presentare regole più restrittive.
Il calendario di accensione dei riscaldamenti per il 2025 suddiviso per zone
Per sapere con precisione quando si possono accendere i riscaldamenti, bisogna innanzitutto conoscere la zona climatica in cui ricade il proprio Comune.
Ecco il calendario con le date per l'accensione dei riscaldamenti per il 2025:
- Zona A – dal 1° dicembre al 15 marzo, massimo 6 ore al giorno: Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle.
- Zona B – dal 1° dicembre al 31 marzo, massimo 8 ore giornaliere: Reggio Calabria, Crotone, Trapani, Siracusa, Palermo, Messina, Catania e Agrigento.
- Zona C – dal 15 novembre al 31 marzo, massimo 10 ore al giorno: Imperia, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Bari, Lecce, Taranto, Brindisi, Catanzaro, Cosenza, Cagliari, Oristano, Sassari e Ragusa.
- Zona D – dal 1° novembre al 15 aprile, massimo 12 ore giornaliere: Genova, La Spezia, Savona, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Massa Carrara, Siena, Forlì, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro, Roma, Viterbo, Terni, Avellino, Chieti, Pescara, Foggia, Isernia, Matera, Caltanissetta, Nuoro, Teramo e Vibo Valentia.
- Zona E – dal 15 ottobre al 15 aprile, massimo 14 ore al giorno: Alessandria, Asti, Aosta, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bolzano, Gorizia, Pordenone, Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Verona, Vicenza, Venezia, Arezzo, Perugia, Rieti, Frosinone, L’Aquila, Campobasso, Potenza ed Enna.
- Zona F – nessuna limitazione di orario o temperatura: Cuneo, Belluno e Trento.