FacebookInstagramXWhatsApp

Buste di plastica: 4 su 10 non sono ancora biodegradabili

4 sacchetti di plastica su 10 sono illegali: lo rivela una ricerca condotta dalla Commissione Ecomafie. E ci sono pure i laboratori illegali
Ambiente20 Settembre 2022 - ore 12:25 - Redatto da Redazione Meteo.it
Ambiente20 Settembre 2022 - ore 12:25 - Redatto da Redazione Meteo.it

Le buste di plastica tradizionali non possono più essere vendute nel nostro Paese dal 2018. Ma quante sono quelle - ad oggi - biodegradabili? Da un'indagine della Commissione Ecomafie emerge che ben 4 sacchetti per la spesa su 10 sono ancora in plastica.

Dal 2018 obbligo di buste biodegradabili

Il 1° gennaio 2018 è stata una data storica per la tutela ambientale. A partire da quella data infatti è stato espressamente vietato l'uso di buste in plastica in negozi e supermercati. La norma prevedeva che anche i sacchetti leggeri e ultraleggeri utilizzati nei reparti ortofrutta, gastronomia, macelleria, pescheria e panetteria, avrebbero dovuto essere biodegradabili e compostabili con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile del 40%.

Il condizionale però è d'obbligo, poiché un nuovo documento della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti una ha portato alla luce una realtà molto meno green di quella auspicata con l'entrata in vigore del decreto.

Shopper per la spesa: 4 su 10 sono illegali

Le buste di plastica tradizionali - quelle molto inquinanti - sono ancora in circolazione e rappresentano il 40% degli shoppers totali ad oggi distribuiti nei reparti e alle casse per imbustare la spesa di tutti i giorni.

Si tratta quindi di 4 sacchetti su 10 non a norma, utilizzati soprattutto nelle bancarelle del mercato e nei negozi al dettaglio. Sul tema della circolazione illegale delle buste di plastica è intervenuta - nei giorni scorsi - la Commissione Ecomafie, che ha pubblicato la Relazione finale sul mercato illegale delle buste di plastica-shoppers.

Nel documento vengono riportati anche i controlli effettuati dalle forze dell'ordine, che hanno condotto al sequestro di centinaia di tonnellate di shoppers in plastica illegali. Sembra però che né le denunce, né tantomeno le sanzioni effettuate a produttori e stabilimenti, riescano ad arginare questo commercio illegale che ogni anno provoca danni alla biodiversità e inquina anche l'aria che respiriamo.

Buste di plastica illegali, quali sanzioni?

A produrre e diffondere le buste inquinanti non sono solo laboratori clandestini. In molti casi si tratta di aziende che producono anche gli shoppers biodegradabili, e che propongono alla clientela buste di plastica non a norma a minor prezzo, vendute senza rilasciare alcun documento fiscale, che vanno così a incrementare i profitti. Ancora una volta è però il Pianeta a pagare il prezzo altissimo dovuto all'utilizzo di borse inquinanti.

Per chi produce e vende buste di plastica monouso non biodegradabili è prevista una sanzione amministrativa che va da 2.500 a 25.000 euro, elevabile fino a 100.000 euro se la violazione riguarda ingenti quantità di shoppers o rappresenta un valore merce superiore al 10 per cento del fatturato. Sanzione penale invece per chi applica sulle buste diciture che possano trarre in inganno, come l'etichetta "biodegradabile - compostabile" che non corrisponda al materiale con cui è stata realizzata la busta.

Articoli correlatiVedi tutti


  • Pandemia oceanica invisibile: i ricci di mare diventano scheletri bianchi
    Ambiente17 Dicembre 2025

    Pandemia oceanica invisibile: i ricci di mare diventano scheletri bianchi

    Una grave epidemia sta colpendo i ricci di mare, fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi marini, causando la scomparsa di intere colonie.
  • Pesce scorpione (leone) pescato nel Salento: perché è una minaccia per il Mediterraneo
    Ambiente17 Dicembre 2025

    Pesce scorpione (leone) pescato nel Salento: perché è una minaccia per il Mediterraneo

    Allarme nel Salento dove è stato pescato il pesce scorpione al largo di Ugento.
  • Smog fuori controllo in Italia: e il meteo non darà tregua
    Ambiente11 Dicembre 2025

    Smog fuori controllo in Italia: e il meteo non darà tregua

    Smog fuori controllo in Italia, soprattutto al Nord. Le condizioni meteo non danno tregua e si deve correre ai ripari limitando il traffico.
  • Parco dello Stelvio, via libera al piano cervi: 237 capi da eliminare
    Ambiente20 Novembre 2025

    Parco dello Stelvio, via libera al piano cervi: 237 capi da eliminare

    Sono ripresi gli abbattimenti di cervi al Parco dello Stelvio, con l’obiettivo di abbattere 237 esemplari.
Ultime newsVedi tutte


Meteo, il 2025 si chiude con l'alta pressione? La tendenza fino a Capodanno
Tendenza24 Dicembre 2025
Meteo, il 2025 si chiude con l'alta pressione? La tendenza fino a Capodanno
Dopo il maltempo, probabile fase più stabile negli ultimi giorni del 2025. Per Capodanno si profilerebbe l'afflusso di aria più fredda. La tendenza meteo
Meteo, Santo Stefano tra schiarite e qualche pioggia: la tendenza
Tendenza23 Dicembre 2025
Meteo, Santo Stefano tra schiarite e qualche pioggia: la tendenza
Santo Stefano con qualche pioggia in Sardegna, medio Adriatico e Sud. Schiarite altrove con freddo nella norma. La tendenza meteo per i giorni successivi
Meteo, la tendenza aggiornata da Natale verso Capodanno
Tendenza22 Dicembre 2025
Meteo, la tendenza aggiornata da Natale verso Capodanno
Meteo instabile in molte regioni tra Natale e Santo Stefano, possibile miglioramento verso Capodanno: la tendenza delle feste nei dettagli
Mediaset

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Dicembre ore 02:09

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154