Blue Origin: come sulla Luna con un volo suborbitale

Martedì 28 gennaio 2025 alle 17.00 ora italiana, è in programma il volo suborbitale di New Shepard, veicolo della compagnia spaziale Blue Origin di Bezos, che grazie a questa missione vuole definire i confini della scienza e dell’innovazione. La missione, che prende il nome di NS-29, è fondamentale per la ricerca spaziale e per i prossimi viaggi nello spazio, perché consente di simulare la gravità lunare per più tempo rispetto alla norma.
Blue Origin, missione NS-29: dalla Terra alla Luna
La missione NS-29, che prevede il volo suborbitale del New Shepard della compagnia spaziale Blue Origin del fondatore di Amazon, Jeff Bezos, si distingue da quelle precedenti per un innovativo sistema che controlla la capsula. Quando la capsula si separerà dal booster, in questa missione, avrà la capacità di ruotare a ben 11 rivoluzioni al minuto, in modo da creare una gravità simulata equivalente a quella lunare.
Questa tecnologia, permetterà ai 30 carichi a bordo, 17 forniti dalla NASA, altri invece arrivano da Honeybee Robotics, divisione di Blue Origin che si occupa principalmente di tecnologie spaziali, di avere almeno 2 minuti di gravità lunare simulata. Un tempo nettamente maggiore rispetto ai 20 secondi ottenuti di solito.
Accordo Blue Origin e NASA: le categorie della missione
Tra la Blue Origin e la NASA nel 2021 è stato siglato un accordo. Da diversi anni si lavora a questo volo suborbitale per creare una gravità simulata equivalente a quella lunare. La tecnologia messa a punto potrà inoltre consentire di simulare condizioni gravitazionali simili anche a quelle di Marte o di altri corpi.
Per questa specifica missione sono sei le categorie principali delle varie ricerche coperte. Ad essere valutati saranno infatti:
- Sistemi avanzati di abitazione;
- Sensori e strumentazione;
- Utilizzo delle risorse in situ;
- Mitigazione della polvere;
- Tecnologie per piccoli veicoli spaziali;
- Sistemi di ingresso, discesa e atterraggio.