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Auto, Ue: dal 2035 nell'Ue solo elettriche o anche ibride?

Si apre uno spiraglio di luce sullo stop, dal 2023, alle auto endotermiche. Nelle lunghe trattative tra associazioni, produttori e Commissione Europea, si potrebbe arrivare a un compromesso.
Sostenibilità7 Febbraio 2025 - ore 10:32 - Redatto da Meteo.it
Sostenibilità7 Febbraio 2025 - ore 10:32 - Redatto da Meteo.it

Si torna a parlare di auto e dello stop dal 2035 a quelle termiche. L'Ue potrebbe fare un piccolo passo indietro annunciando che da quel momento potremo continuare a vedere nelle concessionarie auto con motore termico, o meglio ibride plug-in. Insomma si sta cercando di riconsiderare il divieto di vendite di auto endotermiche. Ecco le ultime news

Auto nel 2035: solo elettriche o anche ibride?

Elettrica o anche ibrida? Si torna a parlare di auto e del divieto dal 2035. Secondo il noto settimanale tedesco Der Spiegel, la Commissione Europea e i produttori di auto sono al centro di un lungo braccio di ferro. Nel tentativo di mediare tra le esigenze di entrambi, nel documento denominato “Bussola per la competitività” si sarebbe fatto un piccolo passo indietro per quanto riguarda l'obbligo di far circolare solo auto elettriche dal 2035 in poi. Nel documento si legge infatti: “Nell’ambito del dialogo, troveremo soluzioni immediate per garantire la capacità dell’industria di investire esaminando le possibili flessibilità”.

Nulla è ancora ufficiale. Le trattative proseguono. Ma tutto ciò apre un piccolo spiraglio. Prima il futuro sembrava già deciso. Ora sul divieto di commercializzazione di veicoli a combustione fissato per il 2035 si apre invece un piccolo spiraglio di luce. Secondo la testata tedesca, infatti, si potrebbe giungere alla non esclusione alla vendita di veicoli ibridi plug-in anche oltre quell’anno.

Piccola vittoria dunque, almeno per ora, ma il percorso è ancora lungo, per l’Acea, ovvero l’associazione che rappresenta i costruttori che operano in Europa, e per gli amministratori delegati di varie case automobilistiche. Questi ultimi avevano infatti sollecitato una correzione di rotta, in particolare circa le multe che dovrebbero scattare in caso di mancato raggiungimento dei più restrittivi limiti sulle emissioni di CO2 sulla flotta di nuova immatricolazione.

La decisione sullo stop

Per comprendere meglio il contesto è bene fare un passo indietro. Durante la scorsa legislatura, Parlamento e Consiglio UE avevano stabilito che a partire dal 2035 non sarebbe stato più possibile immatricolare nuove auto con motori endotermici. La decisione presa all'interno del Green Deal aveva come scopo principale quello di decarbonizzare i trasporti e ridurre le emissioni di gas serra.

Per arrivare a tutto ciò erano inoltre state stabilite alcune tappe fondamentali che avrebbero portato l'industria dell'auto ad un grosso cambiamento. Si era stabilito infatti che le emissioni medie delle auto avrebbero dovuto continuare a scendere, anno dopo anno. In quest'ottica erano pertanto state introdotte anche multe salate da imporre alle case auto che avrebbero sforato i limiti consentiti.

I dati dell'industria

L'industria dell'auto vale oltre un decimo degli occupati dell’industria manifatturiera. Si contano infatti in Europa ben 13,2 milioni di addetti, quasi 385 miliardi di euro di gettito fiscale e poco meno di 107 miliardi di attivo nella bilancia commerciale.

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