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Antartide, il ghiacciaio gigante Thwaites si sta sciogliendo: ecco perché e come salvarlo

Lo scioglimento del Thwaites è un caso: sta avvenendo troppo velocemente e la causa non è il cambiamento climatico. Ecco lo studio che ne rivela il motivo
Ambiente17 Febbraio 2023 - ore 10:36 - Redatto da Redazione Meteo.it
Ambiente17 Febbraio 2023 - ore 10:36 - Redatto da Redazione Meteo.it
Foto da Wikipedia

Sembrava che fosse arrivata la fine del Thwaites, un ghiacciaio in Antartide che si sta sciogliendo rapidamente. E' soprannominato "il ghiacciaio dell'Apocalisse" per le conseguenze che provocherebbe un suo completo scioglimento. Gli scienziati hanno però individuato la causa del fenomeno e ora hanno un piano per intervenire e salvarlo.

Perché il ghiacciaio Thwaites si sta sciogliendo

Il Thwaites è il ghiacciaio più vasto dell'Antartide occidentale e le sue condizioni non sono tra le migliori. Da tempo ormai si sta sciogliendo, ma il processo diventa sempre più rapido e la motivazione non è solamente il cambiamento climatico. La velocità con cui il Thwaites si sta sciogliendo è sembrata insolita agli scienziati, che si sono messi all'opera per capire meglio le ragioni di un decadimento così repentino, cercando così di trovare anche una soluzione in tempi brevi. Sono dunque stati condotti due studi dagli scienziati del British Antarctic Survey e della Cornell University, pubblicati poi sulla rivista "Nature". Le indagini sono state svolte con l'ausilio del veicolo robotico Icefin, un mezzo in grado di raccogliere dati e informazioni al di sotto della superficie ghiacciata.

Il risultato è stato positivo, poiché gli esperti sarebbero riusciti a individuare la causa del fenomeno: l'acqua calda è la causa di un trasferimento del sale all'interno del ghiaccio, elemento che aumenta ulteriormente le fratture - allargandole - e rendendo molto più fragile l'intero ghiacciaio, che risulta così non troppo lontano dal collasso. Dagli studi emerge che lo scioglimento del ghiacciaio al di sotto della piattaforma è in realtà meno grave di quanto si pensasse, ma all'interno di crepacci e fessure il processo di fusione è invece peggiore delle aspettative iniziali. Dunque il ghiacciaio è più o meno in pericolo rispetto a quello che si credeva prima di questi studi? Peter Davis, scienziato a capo del team di esperti, ha dato la sua spiegazione:

Non dobbiamo pensare che il ghiacciaio non sia in pericolo: quando il ghiacciaio e la piattaforma sono in equilibrio, il ghiaccio che si stacca dal continente corrisponderà alla quantità di ghiaccio che si perde a causa dello scioglimento e del distacco degli iceberg. Quello che abbiamo scoperto è che, nonostante piccole quantità di scioglimento, c'è ancora un rapido ritiro del ghiacciaio, quindi il rischio di frattura dell'equilibrio è molto concreto.

I dati parlano chiaro: dalla fine degli anni '90 a oggi la zona tra la piattaforma e il fondale marino si è ritirata di circa 14 chilometri e il tutto si unisce a una variazione recente dell'oceano che bagna il ghiacciaio che lo ha reso più caldo e salato, aumentando il tasso di fusione dai 2 ai 5 metri annui. Ora che gli studi sono stati portati a termine ed è stata delineata una situazione generale del Thwaites, gli esperti sono già al lavoro per individuare una strategia in grado di arrestare o quantomeno rallentare il fenomeno.

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