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Amsterdam: a causa della siccità un fungo divora le fondamenta degli edifici

Molti palazzi di Amsterdam hanno le fondamenta che poggiano su travi di legno che a causa della siccità sono rimaste scoperte. Il contatto con l'aria ha fatto sì che proliferassero funghi in grado di minarne la stabilità. La situazione e lo studio
Ambiente12 Settembre 2022 - ore 13:04 Redatto da Redazione Meteo.it
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Foto di repertorio

Ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, a causa della siccità, un fungo sta divorando le fondamenta delle varie abitazioni. Cosa sta accadendo? Dopo aver temuto per anni di essere sommersi dall'acqua a causa delle inondazioni e dell'innalzamento del livello del mare, ora, a causa della siccità record in Europa, nella città olandese ci si trova a dover fare i conti con un problema sorto da condizioni apparentemente opposte (ma c'entra sempre il cambiamento climatico). A mettere tutti in allarme è stato Gilles Erkens, ricercatore all'Istituto di ricerca Deltares sui Sistemi del sottosuolo e delle acque sotterranee e all'Università di Utrecht. Ecco cosa è emerso.

Amsterdam: estate secca e siccità, un disastro per le abitazioni?

Nella "Venezia del Nord" proprio a causa della siccità, e di una estate che più torrida non poteva essere, i pali di legno di sostegno alle fondamenta di molti edifici sono rimasti scoperti per via dell'abbassamento dei livelli delle acque sotterranee. Il contatto con l'aria ha fatto sì che proliferassero funghi in grado di minarne la stabilità.

A spiegare la situazione è stato il ricercatore Erkens a Repubblica. Che ha aggiunto che da quanto è emerso dal suo studio pare che i funghi abbiano iniziato a far marcire i pali di legno sui cui poggiano le fondamenta delle abitazioni, minacciando così la stabilità dei palazzi sia che essi siano abitazioni private che edifici pubblici.

Il Rijksmuseum di Amsterdam, ad esempio, è già affondato di circa 15 centimetri su un lato. I palazzi costruiti prima del 1970, con fondamenta che poggiano su pali di legno, possono essere nella sua stessa situazione e rischiano molto a livello di stabilità e durata nel tempo. Questi edifici, a quanto pare, non sono mappati e registrati. E' pertanto difficile per ricercatori e studiosi arrivare a comprendere quali siano gli edifici in pericolo e quali no. Occorre quindi in primis riuscire a mapparli correttamente tutti per capire quanti palazzi in tutta la città di Amsterdam siano nello stesso stato del museo e poi verificare il grado di decomposizione del legno e stilare una classifica di rischio per sapere su quali occorre intervenire con maggiore tempestività.

Museo di Amsterdam, come salvarlo?: una soluzione costosa

Pare che per tentare di salvare il Rijksmuseum sia stata messa in campo una soluzione piuttosto costosa. Maarten Kuiper, un idrogeologo della società Dareius che si occupa del salvataggio, per esempio, ha spiegato a Bloomberg che il suo team ha installato un sistema di infiltrazione nel museo, dirigendo l'acqua da uno stagno per evitare che il terreno si secchi. Questo stratagemma ha reso stabile la struttura e ridotto il periodo di esposizione all'aria stoppando così la formazione di funghi.

Per salvare gli edifici di tutto il Paese si potrebbe utilizzare lo stesso stratagemma, oppure prevedere l'installazione di pompe d'acqua e sensori installati per blocchi abitativi. Si tratta però di interventi che richiedono grosse somme di denaro e che potrebbero non essere alla portata di tutti, nonostante gli aiuti messi in campo dal Governo. Si auspica quindi che il fondo di 20 milioni di euro messo a disposizione dal Governo aumenti ad inizio 2023 e che si possano trovare anche altre soluzioni meno costose.

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