FacebookInstagramXWhatsApp

“Amarena era innocua”. Chiuse le indagini per l’uccisione dell’orsa

Sono state chiuse le indagini sull’uccisione a fucilate, in Abruzzo nell’agosto 2023, dell’orsa Amarena. La perizia: “Era innocua”
Ambiente27 Giugno 2024 - ore 08:59 - Redatto da Meteo.it
Ambiente27 Giugno 2024 - ore 08:59 - Redatto da Meteo.it
Unisciti al nuovo canale WhatsApp!
Una "visita" dell'orsa Amarena in un paese. Con lei c'erano sempre i suoi due cuccioli.

La convivenza con gli orsi è diventata negli anni oggetto di un lungo dibattito, perfino politico. I due casi purtroppo più noti sono quelli del runner Andrea Papi morto per un’aggressione nell’aprile 2023 in Trentino e quello dell’orsa Amarena uccisa nell’agosto 2023 in Abruzzo.

Per quest’ultimo caso, come riporta la Repubblica, sono state chiuse le indagini sotto la guida dal procuratore capo del tribunale di Avezzano (L'Aquila), Maurizio Maria Cerrato. All’unico indagato per aver ammazzato a fucilate l’orsa, beniamina di tanti assieme al figlio Juan Carrito (morto investito nel gennaio di quell’anno), all'unico iscritto nel registro degli indagati viene contestata l'uccisione di animali aggravata dalla crudeltà e dagli spari pericolosi.

“Amarena non era pericolosa”

Amarena è stata uccisa a fucilate, nella notte del 31 agosto 2023, a San Benedetto dei Marsi, nell'Aquilano. Un commerciante del posto di 56 anni le ha sparato con una carabina 7.62.

Al momento dello sparo, secondo la relazione del medico legale Rosario Fico, era innocua. I suoi due cuccioli sono riusciti a fuggire nel bosco e da allora la loro sorte viene seguita con la massima attenzione.

Animalisti: “Giustizia e risarcimento per gli orsi”

Ci sono molte associazioni animaliste che vogliono costituirsi parte civile. “Salviamo l'orso”, con il presidente Stefano Orlandini, fa sapere: "Come annunciammo a settembre 2023, in caso di condanna dell'imputato, condanna che riteniamo certa, chiederemo in sede civile un risarcimento milionario che lo costringa a passare i prossimi anni tra avvocati e aule di Tribunale come è accaduto a colui che nel 2014 uccise un orso a Pettorano sul Gizio in circostanze simili e, se Dio vuole, alla fine del procedimento utilizzeremo il suo denaro per aiutare i nostri orsi".

"Amarena è l'ennesima vittima non solo della pericolosità sociale d'individui, cui pure si concede il porto d'armi, ma anche del clima d'odio nei confronti dei grandi carnivori fomentato in Italia da alcuni esponenti politici. Auspichiamo che si arrivi a una condanna esemplare” commenta l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).

"L’uccisione di Amarena non è soltanto un crimine contro la vita di un altro essere senziente, il quale peraltro non rappresentava un pericolo, ma costituisce anche un danno irreparabile per la conservazione di una specie a rischio e quindi per la biodiversità tutta”, scrive l’Ente Nazionale Protezione Animali in una nota. “Di orsi marsicani ne restano appena 50 esemplari”.

Unisciti al nuovo canale WhatsApp!
Articoli correlatiVedi tutti


  • L’ondata di calore “The Blob” ha causato in due anni la morte di circa 4 milioni di uccelli marini nell’Oceano Pacifico nord-orientale
    Ambiente10 Gennaio 2025

    L’ondata di calore “The Blob” ha causato in due anni la morte di circa 4 milioni di uccelli marini nell’Oceano Pacifico nord-orientale

    L'allarme per l'ondata di calore del 2016, soprannominata "The Blob", che ha colpito gli uccelli marini.
  • Sicilia: scoperta nuova specie di coleotteri, ecco come
    Ambiente9 Gennaio 2025

    Sicilia: scoperta nuova specie di coleotteri, ecco come

    Dalla Sicilia arriva la scoperta dell'individuazione di una nuova specie di coleotteri. Il ritrovamento è avvenuto nella Grotta Ciavuli.
  • Comedy Wildlife Photography Awards 2024: a trionfare è la foto di un italiano
    Ambiente8 Gennaio 2025

    Comedy Wildlife Photography Awards 2024: a trionfare è la foto di un italiano

    Chi ha vinto l'Intel Comedy Wildlife Photography Awards 2024? A trionfare è stato un italiano. Ecco con quale scatto e gli altri vincitori.
  • Vietato gettare abiti nell’indifferenziato: dal 1° gennaio è scattato l’obbligo del riciclo dei rifiuti tessili
    Ambiente4 Gennaio 2025

    Vietato gettare abiti nell’indifferenziato: dal 1° gennaio è scattato l’obbligo del riciclo dei rifiuti tessili

    Dal 1 gennaio 2025 è vietato gettare abiti nell'indifferenziata: un cambiamento epocale che coinvolge non solo l'Italia, ma tutta Europa.
Ultime newsVedi tutte


Meteo, nuova fase di maltempo alla fine della settimana: rischio nubifragi, ecco dove. La tendenza da venerdì 17 gennaio
Tendenza14 Gennaio 2025
Meteo, nuova fase di maltempo alla fine della settimana: rischio nubifragi, ecco dove. La tendenza da venerdì 17 gennaio
Nuova perturbazione da venerdì: porterà maltempo anche forte, con il rischio di nubifragi e situazioni critiche. Gli aggiornamenti meteo
Meteo, dal 16 gennaio ancora maltempo su alcune regioni: la tendenza
Tendenza13 Gennaio 2025
Meteo, dal 16 gennaio ancora maltempo su alcune regioni: la tendenza
Aria meno fredda in arrivo verso il fine settimana ma anche nuove fasi con piogge e rovesci soprattutto su Isole e Sud. La tendenza meteo dal 16 gennaio
Meteo: tra mercoledì 15 e giovedì 16 rischio piogge e clima freddo. Poi svolta
Tendenza12 Gennaio 2025
Meteo: tra mercoledì 15 e giovedì 16 rischio piogge e clima freddo. Poi svolta
La tendenza per la seconda parte di settimana rimane incerta: persiste il rischio piogge mentre nell'ultima parte di settimana clima meno freddo.
Mediaset

Ultimo aggiornamento Martedì 14 Gennaio ore 20:52

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati - Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154