Afta epizootica, scatta l'allarme in Austria che chiude i confini

Il rischio si fa più vicino all'Italia. L'Austria è in allerta per l'epidemia di afta epizootica che sta interessando in questi giorni la Slovacchia e l'Ungheria. Il governo austriaco ha deciso di intensificare i controlli ai confini per impedire che l'infezione si diffonda anche nelle fattorie del Paese.
Cos'è l'afta epizootica
L’afta epizootica è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce soprattutto bovini, suini, ovini, caprini e altri animali a sangue caldo con zoccoli fessi. È causata da un virus del genere Aphthovirus e si manifesta con vescicole e ulcere dolorose nella bocca, sulle zampe e sulle mammelle, che possono compromettere gravemente la salute e la produttività degli animali.
Data la sua importanza, l’Afta epizootica è annoverata tra le cinque principali malattie per le quali il Regolamento (UE) n. 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio prevede l’immediata applicazione di misure di prevenzione ed eradicazione.
Si tratta di una patologia caratterizzata da un’elevata morbilità, che può arrivare fino al 100% degli animali esposti. Sebbene la mortalità sia generalmente bassa negli esemplari adulti, nei soggetti giovani può provocare decessi improvvisi, spesso legati a complicanze come la miocardite.
Il virus si trasmette in vari modi: attraverso il contatto diretto tra animali infetti e suscettibili; tramite superfici e oggetti contaminati, come mani, scarpe, indumenti o veicoli; attraverso il consumo di scarti alimentari non trattati, in particolare per i suini; mediante l’ingestione di latte infetto nei vitelli; tramite l’inseminazione artificiale con seme contaminato; o ancora per via aerea, con il virus che può essere trasportato dal vento anche a grandi distanze.
Afta epizootica, allarme in Austria: il governo che chiude i confini
Al momento, come riportano fonti austriache, sono già 24 i valichi di frontiera chiusi con i due Paesi confinanti Ungheria e Slovacchia. La scelta è stata presa proprio per fare in modo che l'epidemia da afta epizootica non oltrepassasse i confini ed entrasse nel Paese.
La situazione in Slovacchia e Ungheria
Nella giornata di martedì, la Slovacchia ha dichiarato una situazione di emergenza dopo che è stata accertata la presenza della malattia in tre aziende agricole.
Per quanto riguarda l'Ungheria invece, nella giornata di mercoledì è stato riscontrato il primo focolaio di epidemia di afta epizootica in 50 anni. Si tratta di una malattia altamente infettiva, per questo motivo il governo del Paese ha dispiegato soldati su tutto il territorio e ha avviato le misure di disinfezione. Soluzioni che sono state prese con l'obiettivo di contenere l'epidemia nell'area in un'area che si trova al confine i vicini Slovacchia e Austria.
Non c'è pericolo per l'uomo
L'afta epizootica non rappresenta alcun pericolo per l'essere umano, ad avere la peggio sono i bovini e altri animali ungulati come suini, pecore e capre. I sintomi per gli animali infetti sarebbero la presenza di febbre e vesciche alla bocca. In caso di focolai, soprattutto quando si tratta di animali, il più delle volte i governi mettono in atto restrizioni commerciali e l'abbattimento degli animali infetti.
I controlli ai varchi di frontiera
In queste ore sono in atto operazioni di controlli ai pochi varchi di frontiera ancora aperti con Ungheria e Slovacchia da parte delle autorità sanitarie austriache. I controlli vengono effettuati sia ai mezzi che alle persone.
Le auto e qualsiasi mezzo di trasporto sono obbligati ad attraversare un tappeto epidemico per evitare che il virus si diffonda nel Paese. Questa tipologia di operazione di controllo viene applicata dagli agenti preposti anche ai pedoni che attraversano il confine. Perquisizioni stanno inoltre avendo luogo ai veicoli che si trovano nei pressi del confine alla ricerca di prodotti a base di carne.
Finché l'emergenza continua e l'allerta rimane ancora alta, le autorità austriache fanno sapere che gli agenti di polizia saranno impegnati soprattutto nelle operazioni di controlli ai confini del Paese. Le forze di frontiera sono in stato di allerta e stanno inoltre pensando di mettere in atto altre misure se la malattia dovesse essere rilevata in uno degli allevamenti presenti su territorio austriaco.