Villa Borghese perde un suo simbolo: abbattuto il Ginkgo Biloba centenario

Villa Borghese ha detto addio a uno dei suoi alberi più iconici: il Ginkgo biloba, abbattuto dopo oltre un secolo di vita a pochi passi dalla terrazza del Pincio. Questo albero, che per anni ha tinto di giallo il parco, era diventato una presenza familiare per romani e turisti, affascinando con la sua bellezza autunnale.
La notizia della sua rimozione ha colto di sorpresa molti. Il Ginkgo, inserito nel registro degli alberi secolari d’Italia, si trovava in buone condizioni, anche se non perfette, con una salute definita “sufficiente” dagli esperti.
Abbattuto a Villa Borghese il Ginkgo Biloba centenario, il motivo
Un pezzo importante della storia botanica di Villa Borghese è stato perso con l'abbattimento del Ginkgo Biloba, un albero secolare che si trovava nei pressi della Terrazza del Pincio. Alto circa 20 metri e con un tronco dal diametro di oltre 3 metri, il Ginkgo aveva più di cento anni e rappresentava una delle immagini più suggestive dell'autunno romano, con le sue foglie dorate che coprivano il terreno come un tappeto.
La sua rimozione ha scatenato molte proteste tra cittadini e associazioni ambientaliste, molti dei quali hanno lamentato l'assenza di una comunicazione chiara da parte delle autorità locali prima dell'intervento.
Considerato un "fossile vivente", il Ginkgo Biloba è noto per la sua straordinaria capacità di resistenza, riuscendo a sopravvivere per secoli grazie a un sistema di difesa naturale contro parassiti e malattie. Tuttavia, nonostante la sua incredibile longevità, l'albero abbattuto presentava segni evidenti di deterioramento, come sostiene l'agronomo incaricato dal Comune.
Secondo la relazione tecnica, la parte superiore dell'albero era completamente secca fino a un’altezza di circa sei metri, mentre alcune branche laterali, pur ben sviluppate, si fissavano debolmente al tronco, aumentando il rischio di cedimento. A causa di questi problemi, il Ginkgo è stato ritenuto in uno stato di deperimento vegetativo e non più recuperabile. Un triste epilogo per una pianta che aveva visto più di un secolo di storia e che, per molti, rimarrà una delle immagini più evocative del parco romano.
Le reazioni dei cittadini
L’abbattimento del Ginkgo Biloba secolare di Villa Borghese ha scatenato un vivace dibattito tra cittadini, ambientalisti e appassionati di natura, come il gruppo Facebook "Amici di Villa Borghese". In molti hanno espresso rammarico per la perdita di un albero che non era solo un elemento estetico, ma anche un simbolo di forza e longevità, capace di sopravvivere a eventi storici devastanti.
Alcuni hanno messo in dubbio le ragioni ufficiali della rimozione, interrogandosi se l’abbattimento fosse davvero legato alla sua età o se fosse il risultato di nuove politiche di gestione del ciclo di vita degli alberi. La mancanza di informazioni tempestive e di comunicazione preventiva da parte delle autorità ha alimentato il malcontento e l'incomprensione tra molti romani affezionati all’albero.
Nonostante le polemiche, gli esperti del Comune hanno difeso la decisione, evidenziando i rischi legati alla stabilità dell’albero e al suo stato di deterioramento, con il pericolo di un cedimento che avrebbe potuto mettere a rischio la sicurezza dei visitatori.