FacebookInstagramXWhatsApp

Uragano Otis, in 12 ore si trasforma da tempesta a mostro di classe 5

Uragano Otis e cambiamento climatico: quale rapporto? La forza distruttiva che ha colpito Acapulco è l'ennesima dimostrazione dei rischi legati all'innalzamento delle temperature degli oceani
Eventi estremi2 Novembre 2023 - ore 13:03 - Redatto da Redazione Meteo.it
Eventi estremi2 Novembre 2023 - ore 13:03 - Redatto da Redazione Meteo.it
Foto da Twitter

Il violentissimo uragano Otis che ha colpito nei giorni scorsi Acapulco è passato da tempesta tropicale a colossale perturbazione atmosferica di classe 5 in appena mezza giornata. Gli scienziati non avevano mai visto una cosa del genere prima nel Pacifico orientale.

Uragano Otis, violenza inaudita

Quello che nei giorni scorsi si era presentato come una normale tempesta tropicale - con venti compresi tra 64 e 118 km/h - ha finito per trasformarsi in un violento uragano di categoria 5, la più forte in assoluto. Otis - questo il nome assegnato alla perturbazione atmosferica - ha seminato distruzione sulla costa del Messico, devastando la magnifica città turistica di Acapulco nello Stato di Guerrero.

La cosa più incredibile - che ha lasciato senza parole gli scienziati - è che la trasformazione, che ha portato Otis ad assumere una forza incredibile spazzando via tutto ciò che trovava lungo il suo percorso con venti fino a 265 km/h, è avvenuta in appena 12 ore. Ê bastata mezza giornata per rendere quella che si era presentata come una semplice tempesta tropicale in uno degli uragani più violenti della storia.

"Scenario da incubo, mai visto prima" queste sono state le parole degli scienziati per descrivere l'evento meteorologico estremo che ha provocato decine di morti e danni ingenti.

In un articolo su The Conversation il professor Ravindra Jayaratne - docente di Ingegneria Costiera presso l'Università di Londra Orientale - ha dichiarato che un uragano con le caratteristiche di Otis potrebbe manifestarsi una volta ogni diversi millenni. Non vi sono dati storici per alimentare i modelli climatici predittivi. Jayaratne ha dichiarato:

Non sappiamo quando una tempesta del Pacifico orientale si è trasformata per l’ultima volta in un uragano di categoria 5 da un giorno all’altro – nel caso fosse già accaduto – ma certamente è successo prima dei moderni satelliti e delle boe meteorologiche. I nostri modelli faticano a spiegare questi ‘eventi che si verificano ogni 1.000 anni' perché semplicemente non li abbiamo mai osservati prima

Uragano Otis, colpa della crisi climatica?

Il fatto che il terribile uragano abbia potuto trasformarsi in così poco tempo da tempesta tropicale a evento distruttivo sia avvenuto proprio ora, nel cuore di una crisi climatica, dovrebbe portare a riflettere. L'aumento delle temperature degli oceani alimenta la formazione e la capacità distruttiva degli uragani, che potrebbero diventare sempre più frequenti.

"Il comportamento delle tempeste e della loro intensificazione sta diventando sempre più difficile da prevedere l’alterazione dei modelli meteorologici consolidati, e L’uragano Otis ci ha ricordato in modo netto e immediato l’inadeguatezza dei nostri attuali strumenti predittivi di fronte al rapido cambiamento climatico e agli eventi meteorologici sempre più estremi" ha dichiarato il professor Jayaratne. D'altronde gli effetti dell'uragano erano stati previsti dagli scienziati del National Hurricane Center e del Central Pacific Hurricane Center della NOAA, e in un comunicato stampa pubblicato martedì 24 ottobre i meteorologi avevano preannunciato uno "scenario da incubo" per il Messico meridionale. Quello che nessuno si sarebbe mai immaginato però, era che l'incredibile trasformazione avvenisse in appena 12 ore.

Articoli correlatiVedi tutti


  • Meteo, allerta rossa, arancione e gialla a Natale in Italia: le regioni a rischio il 25 dicembre 2025
    Clima24 Dicembre 2025

    Meteo, allerta rossa, arancione e gialla a Natale in Italia: le regioni a rischio il 25 dicembre 2025

    Triplice allerta meteo in Italia per il giorno di Natale 2025: le regioni e zone coinvolte nello stato d'allerta rossa, arancione e gialla.
  • Meteo Vigilia e Natale: pioggia, vento e neve a bassa quota, migliora a Santo Stefano
    Clima24 Dicembre 2025

    Meteo Vigilia e Natale: pioggia, vento e neve a bassa quota, migliora a Santo Stefano

    Le previsioni meteo per il giorno della Vigilia e di Natale segnalano ancora maltempo. Pioggia, vento e neve a bassa quota saranno protagonisti-
  • Meteo delle Feste di Natale 2025: maltempo no-stop in Italia. Le previsioni
    Clima24 Dicembre 2025

    Meteo delle Feste di Natale 2025: maltempo no-stop in Italia. Le previsioni

    Un Natale 2025 bagnato in Italia: piogge e maltempo con tanto di allerte meteo. Le previsioni.
  • Piemonte sotto la neve: nevicata eccezionale a Prato Nevoso, fiocchi fino al Torinese
    Clima24 Dicembre 2025

    Piemonte sotto la neve: nevicata eccezionale a Prato Nevoso, fiocchi fino al Torinese

    Prato Nevoso è alle prese con una nevicata eccezionale: 150 cm di neve caduti in 24 ore e quasi tre metri in quota.
Ultime newsVedi tutte


Meteo, il 2025 si chiude con l'alta pressione? La tendenza fino a Capodanno
Tendenza24 Dicembre 2025
Meteo, il 2025 si chiude con l'alta pressione? La tendenza fino a Capodanno
Dopo il maltempo, probabile fase più stabile negli ultimi giorni del 2025. Per Capodanno si profilerebbe l'afflusso di aria più fredda. La tendenza meteo
Meteo, Santo Stefano tra schiarite e qualche pioggia: la tendenza
Tendenza23 Dicembre 2025
Meteo, Santo Stefano tra schiarite e qualche pioggia: la tendenza
Santo Stefano con qualche pioggia in Sardegna, medio Adriatico e Sud. Schiarite altrove con freddo nella norma. La tendenza meteo per i giorni successivi
Meteo, la tendenza aggiornata da Natale verso Capodanno
Tendenza22 Dicembre 2025
Meteo, la tendenza aggiornata da Natale verso Capodanno
Meteo instabile in molte regioni tra Natale e Santo Stefano, possibile miglioramento verso Capodanno: la tendenza delle feste nei dettagli
Mediaset

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Dicembre ore 05:09

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154