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Torna l'ora legale, ecco come "spostare in avanti" l'orologio biologico (e combattere i malesseri del cambio d'orario)

Spostare in avanti le lancette dell'orologio biologico interno non è facile, ma con alcuni accorgimenti possiamo affrontare meglio il passaggio all'ora legale
24 Marzo 2023 - ore 15:24 Redatto da Redazione Meteo.it
24 Marzo 2023 - ore 15:24 Redatto da Redazione Meteo.it
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Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo tornerà l'ora legale e sposteremo di nuovo le lancette degli orologi in avanti, un gesto apparentemente semplice che però potrebbe provocare degli effetti collaterali nel nostro organismo. Esiste un modo per ridurre gli effetti del cambio dell'ora? Ne esistono diversi, e oggi ve li sveleremo.

Il cambio dell'ora stravolge l'orologio interno

Se non vi sono dubbi sul fatto che il passaggio all'ora legale ci permetterà di risparmiare molta più energia, non ve ne sono neppure sul fatto che il nostro orologio interno faticherà ad abituarsi al "salto temporale". Il passaggio all'ora legale - così come quello all'ora solare in autunno - provoca in molte persone un malessere fisico, che si traduce in fatica, stress e senso di spossatezza.

Portare avanti le lancette dell'orologio porta un'ora di sonno in meno ma l'effetto non si limita alla notte tra sabato 25 e domenica 26: richiede un periodo di transizione che per alcuni soggetti può arrivare anche a 3 settimane.

Questo accade perché lo spostamento delle lancette incide sul ritmo circadiano - l'orologio interno che regola molte funzioni cicliche del corpo, andando a modificare anche la produzione di melatonina. Questa sostanza, preziosa per regolare il ritmo sonno/veglia, viene sintetizzata con l'arrivo del buio e favorisce il riposo.

Il problema è che - con l'arrivo dell'ora legale - aumentano alla sera le ore di luce e l'organismo trova difficoltà a stabilire l'esatto momento in cui mettersi in modalità "riposo". Al tempo stesso anche al mattino il sole sorge più tardi, confondendo di nuovo il nostro corpo nella funzione "veglia". Si tratta di un vero e proprio effetto "jet lag" dell'ora legale, che sembra colpire maggiormente le persone che tendono a svegliarsi più tardi. I mattinieri sembrano infatti soffrire meno di questa nuova condizione. Gli studi hanno anche evidenziato che questa peggiore qualità del sonno porta alla perdita di concentrazione e a una diminuzione di produttività nel lavoro.

Come combattere il malessere dovuto all'ora legale

Gli effetti del jet lag dell'ora legale possono avere una durata diversa in ognuno di noi, e se per qualcuno creano disorientamento per un solo giorno, per altri possono rivelarsi una "tortura" destinata a perdurare anche tre settimane. Ma come contrastare gli effetti di questo passaggio, che non dimentichiamo porta grandi benefici sul risparmio energetico?

Gli esperti consigliano di andare a dormire un po' prima alla sera, così da non perdere troppo sonno. Anche delle lunghe passeggiate all'aria aperta - nei giorni immediatamente a ridosso del cambio dell'ora - possono aiutare a ritrovare concentrazione e buonumore.

Laddove possibile infine, meglio pianificare attività lavorative meno stressanti per l'inizio della settimana che segue lo spostamento di orario, rimandando quelle più impegnative al momento in cui l'organismo si sarà ormai abituato al nuovo ritmo.

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Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Aprile ore 13:31

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