Terremoto a Pozzuoli, nuovo sciame sismico nei Campi Flegrei

Torna la paura ai Campi Flegrei. Martedì 6 maggio, intorno alle 5.04 del mattino, una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 della scala Richter ha svegliato la popolazione. Il sisma, che si è verificato ad una profondità di 4 chilometri, è stato avvertito distintamente sia nel versante napoletano dei Campi Flegrei che nell'area di Pozzuoli. Nella notte, si sono registrate altre scosse sia pur di lieve entità.
Nuove scosse di terremoto, torna la paura nei Campi Flegrei
Dopo qualche settimana di tranquillità, diverse scosse di terremoto sono state avvertite dalla popolazione dei Campi Flegrei nella notte. La più intensa è stata registrata dai sismografi dell'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 5.04 del mattino di martedì 6 maggio di magnitudo 2.3 della scala Richter. "Sentita breve e forte", è stato scritto da qualcuno sui social.
L'Osservatorio Vesuviano ha comunicato alla cittadinanza che "a partire dalle ore locali 05.04 (UTC 03.04) del 06.05.2025 è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei". L'Amministrazione comunale insieme alla Protezione Civile del Comune di Pozzuoli sta seguendo da vicino l'evolversi dello sciame sismico e fornirà aggiornamenti alla popolazione fino alla conclusione del fenomeno. Non è esclusa la possibilità che si verifichino scosse di forte intensità. Per il momento però non si segnalano danni a cose o persone.
L'area dei Campi Flegrei è stata colpita di recente da altri eventi sismici. Il 13 marzo è stata registrata una forte scossa di magnitudo 4.6 a cui sono seguite nei giorni successivi altre scosse di lieve entità. Il 10 aprile c'era stata una scossa di intensità 2.2 e il 25 aprile un altro sisma di magnitudo 2.7.
Come si è evoluto il fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei
Nell'area dei Campi Flegrei si è registrato un aumento del fenomeno del bradisismo che ha portato al sollevamento del suolo di 2 cm in un mese e ad un flusso di gas elevato. Dopo i terremoti più intensi avvenuti nella zona tra il 13 e il 15 marzo il sollevamento del suolo ha subito un rallentamento. Tuttavia bisognerà ancora attendere per capire se si tratta di un rallentamento temporaneo.
Un recente studio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), pubblicato sulla rivista scientifica AGU Advances, ha identificato una zona più fragile nella crosta terrestre sotto la caldera dei Campi Flegrei. Proprio la presenza di questo strato debole potrebbe spiegare il sollevamento del suolo e lo sciame sismico che interessano quella zona.