Potente tempesta solare: nuove aurore polari?

In questi giorni è in corso una tempesta solare che gli astronomi hanno definito "severa". Ci troviamo in un raro picco di potenza della nostra Stella e, almeno fino al 3 giugno, gli scienziati non escludono la possibilità di nuove aurore polari anche a latitudini insolite.
Tempesta solare severa: nuove aurore polari?
Quella che è iniziata ieri, domenica 1° giugno, è una "tempesta solare severa". Le emissioni coronali emesse dalla nostra Stella potrebbero coinvolgere la Terra e originare aurore polari anche a latitudini decisamente insolite, ma anche problemi alle telecomunicazioni.
Stando a quanto riportato dall'americana NOAA, National Oceanic and Atmospheric Administration (Amministrazione nazionale per l'oceano e l'atmosfera), il 31 maggio si è sprigionato un brillamento davvero potentissimo, con picchi di K index anche oltre 7, e che non scenderà sotto a 5 prima del pomeriggio del 3 giugno (permanendo anche oltre il 4). Questo potrebbe trasformarsi in potenziali problemi alle telecomunicazioni e in spettacolari aurore polari in aree del mondo in cui solitamente questi fenomeni non si verificano.

Brillamenti solari, tempeste geomagnetiche e aurore boreali quale collegamento?
Un brillamento solare è un’imponente esplosione che avviene nella cromosfera e nella bassa corona solare, che origina radiazioni elettromagnetiche, plasma e particelle cariche nello spazio interplanetario.
Quando ciò accade l'energia magnetica accumulata attorno alle macchie solari viene liberata e trasformata in energia cinetica del plasma solare (tempesta geomagnetica), che raggiunge temperature fino a decine di milioni di gradi ed emette fotoni in tutte le bande dello spettro elettromagnetico.
Questi raggiungono il nostro Pianeta in circa 8 minuti e generano quelle che a noi dalla Terra appaiono come aurore boreali e australi. Gli effetti delle tempeste geomagnetiche però, non riguardano solo gli spettacolari colori che assume il cielo, ma anche potenziali danni alle telecomunicazioni. Le emissioni coronali, soprattutto quelle di forte intensità, possono infatti causare problemi e malfunzionamenti alle tecnologie terrestri e a quelle dello spazio.
Classi di potenza e K index, cosa sono?
Come viene definita la gravità del fenomeno? Esiste una tabella che classifica i brillamenti solari in cinque diverse classi di potenza identificate da una lettera: A, B, C, M, X. Le lettere sono messe in ordine di potenza, e ciascuna di esse rappresenta una classe dieci volte più potente della precedente.
All’interno di ognuna vi è poi un'ulteriore classificazione, che tiene conto della potenza del brillamento assegnata in base alla sua luminosità nei raggi X. Questa suddivisione viene fatta per numeri da 1 a 9. Ne consegue che un brillamento solare B2 sarà 10 volte più potente di un A2, e che uno M9 sarà molto più forte di un M1.