"Strage di animali nel Lazio: bovini e equini uccisi per la sicurezza stradale"

Una strage di animali starebbe avvenendo luogo nel Lazio: alcuni esemplari di bovini ed equini sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco. A sostenerlo è l’associazione LNDC Animal Protection, che riporta che è in corso l’abbattimento di alcuni animali nel comune di Montelanico e Carpineto Romano.
Lazio: strage di animali di tipologia bovini e equini
Stando a quanto riferito dall'associazione, alcuni animali sono stati “colpiti a più riprese da colpi d’arma da fuoco, uccisi brutalmente in esecuzione del piano di contenimento voluto e finanziato dalla Regione Lazio. Siamo davanti a una barbarie istituzionalizzata".
È quanto dichiarato da Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection, che aggiunge: “La Regione Lazio, con la scusa della gestione dei cosiddetti 'bovini inselvatichiti', sta autorizzando e finanziando l’abbattimento di animali innocenti, frutto di anni di abbandono e assenza di controllo. È inaccettabile che si usino fondi pubblici per sterminare animali abbandonati, anziché costruire soluzioni etiche e strutturate di recupero e tutela. Questa è politica di crudeltà, non di amministrazione responsabile”.
Piano di contenimento della Regione Lazio
Lo scorso mese di giugno, la regione Lazio, ha infatti stanziato ben 600.000 euro per l'attuazione del provvedimento di contenimento della fauna inselvatichita. Tale provvedimento permette ai Comuni di intervenire “con prelievi di specie domestiche rinselvatichite, attraverso attività di cattura e, ove necessario, abbattimenti selettivi”.
Vito Consoli, commissario straordinario per le misure urgenti per la fauna selvatica, ha spiegato che “prima che il provvedimento producesse effetti è stato trasmesso per la valutazione all’ISPRA che, con nota del 12 agosto 2025, ha espresso parere favorevole sui contenuti della DGR”.
A sua volta l’istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale “ha riconosciuto la necessità di intervenire con urgenza alla rimozione di animali domestici inselvatichiti e vaganti, sia per i gravi rischi posti da questi animali alla salute pubblica, sia per gli impatti che tali presenze determinano all’ambiente naturale e alle attività agricole”.
Il ricorso a tecniche non cruente
In merito alle modalità di esecuzione messe in atto dopo l'approvazione del provvedimento di contenimento, Consoli, aveva dichiarato che “la Regione Lazio ha agito nel rispetto della normativa vigente e dei principi etici di tutela del benessere animale, garantendo la selettività degli interventi; l’impiego di personale formato e competente e l’utilizzo di strutture autorizzate per il ricovero temporaneo”. Consoli ha anche dichiarato che è stato garantito “il ricorso a tecniche non cruente, con abbattimento previsto solo come extrema ratio”.
La richieste degli animalisti
"La regione Lazio giustifica le esecuzioni degli animali con motivi di sicurezza", è quanto sostiene l’associazione. A quanto pare, i cittadini riferiscono che gli incidenti stradali che avvengono lungo via Carpinetana, sono dovuti alla mancanza di illuminazione e alla mancata messa in sicurezza delle strade.
La richiesta degli animalisti è di procedere alla “immediata sospensione delle operazioni di abbattimento, e di istituire una struttura pubblica regionale di accoglienza e riabilitazione per bovini, equini e altri animali sequestrati o abbandonati, che ponga fine alla logica delle emergenze e garantisca finalmente una gestione civile, trasparente e responsabile del territorio”.






