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Scoperte 3 piccole Lune che orbitano attorno a Nettuno e Urano. L'annuncio del Minor Planet Center

Il 23 febbraio il Minor Planet Center ha annunciato la scoperta di 3 nuovi satelliti naturali in orbita attorno a due pianeti del Sistema Solare esterno. I dettagli sulle 2 nuove lune di Nettuno e sulla nuova luna di Urano
Spazio26 Febbraio 2024 - ore 14:13 - Redatto da Redazione Meteo.it
Spazio26 Febbraio 2024 - ore 14:13 - Redatto da Redazione Meteo.it

Due piccole lune orbitanti attorno a Nettuno e una a Urano sono state scoperte dagli astronomi. A dare l'annuncio è stato il Minor Planet Center dell’Unione Astronomica Internazionale lo scorso 23 febbraio. Sale così a 16 e a 28 il numero di lune attorno ai due pianeti ghiacciati situati nel Sistema Solare esterno.

La scoperta delle 3 nuove lune

La recente scoperta è stata possibile grazie all'impiego degli osservatori situati alle Hawaii e in Cile. Si tratta delle lune più deboli mai scoperte utilizzando telescopi terrestri attorno ai due giganti ghiacciati. Come ha dichiarato Scott Sheppard - scienziato della Carnegie Science che ha collaborato a questa sensazionale scoperta - solo grazie a un’elaborazione speciale delle immagini è stato possibile rivelare oggetti così deboli.

Il team autore dell'individuazione delle 3 nuove lune ha visto - oltre al sopracitato Sheppard - anche Marina Brozovic e Bob Jacobson del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, David Tholen dell’Università delle Hawaii, Chad Trujillo del Northern Arizona University e Patryk Sofia Lykawa della Kindai University. Le 3 lune nuove hanno tutte orbite a forma di uovo, fortemente inclinate verso il rispettivo pianeta. Questo implica che non sono nate attorno al pianeta ospite, ma sono state successivamente catturate dalle forza di gravità.

Le 2 lune nuove di Nettuno

I due nuovi satelliti naturali nel sistema lunare di Nettuno sono stati avvistati - per la prima volta - nel settembre 2021. Dopo aver confermato l’orbita della più luminosa è stato reso noto che - già nel 2003 - questo oggetto era stato avvistato intorno al pianeta di ghiaccio. Il satellite naturale però venne perso prima che potesse essere confermata la sua orbita attorno al pianeta.

Determinare l’orbita della luna più debole di Nettuno ha richiesto un tempo di osservazione speciale in condizioni ultra-incontaminate, con il Very Large Telescope europeo in Cile e l’Osservatorio Gemini alle Hawaii. Utilizzando questi telescopi il team ha scattato una serie di esposizioni di cinque minuti in periodi di 3/4 ore. Queste immagini a breve distanza sono state poi stratificate, così da rendere le tre lune più chiare.

Temporaneamente denominata "S/2021 N1" è larga 8,6 miglia (14 km) e impiega circa 27 anni per compiere una rotazione completa di Nettuno.

L'altra luna - più luminosa e grande - è invece stata chiamata "S/2002 N5". Con una larghezza di 14 miglia (23 km), questo satellite sembra avere un'orbita di circa 9 anni attorno a Nettuno. Entrambe sono in attesa di ricevere il loro nome definitivo, che - fanno sapere dall'Unione Astronomica Internazionale - sarà scelto ispirandosi agli dei del mare e alle ninfe della mitologia greca. Con i due satelliti naturali appena scoperti salgono a 16 le lune di Nettuno.

La luna nuova di Urano

La nuova luna di Urano è stata individuata dagli astronomi per la prima volta lo scorso novembre, grazie ai telescopi Magellano del Cile.

Un mese dopo la scoperta è stata confermata grazie alle osservazioni di follow up combinate con le previsioni degli scienziati del JPL su una possibile orbita per la luna nuova. Larga appena 5 miglia (8 chilometri) è forse la più piccola della sua specie. Per completare un'orbita attorno al pianeta del Sistema Solare esterno impiega 680 giorni.

Il satellite naturale di Urano è stato momentaneamente battezzato "S/2023 U1". Come nel caso delle lune nuove di Saturno, anche quella del pianeta blu-verde è in attesa di ricevere un nome definitivo dall'Unione Astronomica Internazionale, che verrà scelto ispirandosi a un personaggio shakespeariano. Salgono così a 28 le lune di Urano, con questa nuova scoperta che arriva dopo oltre due decenni dalla rilevazione dell'ultimo satellite naturale.

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