Sciopero scuola del 12 dicembre: tutte le informazioni per studenti e genitori

Venerdì 12 dicembre 2025 la CGIL darà il via a uno sciopero generale che interesserà ogni comparto lavorativo per l’intera giornata. In tutte le principali città del Paese sono previste manifestazioni e presidi diffusi sul territorio. La protesta avrà una partecipazione significativa anche da parte del personale della scuola, dell’università, della ricerca e della formazione. Questi settori sono stati invitati a mobilitarsi per richiamare l’attenzione su varie problematiche ancora irrisolte.
Sciopero scuola del 12 dicembre, le informazioni per studenti e genitori
Il 12 dicembre si preannuncia come un venerdì difficile per famiglie e studenti, a causa dell’adesione del personale scolastico e dei servizi educativi allo sciopero promosso dalla CGIL. La giornata di protesta potrebbe comportare sospensioni delle lezioni e chiusure di plessi, e in molti istituti romani sono già stati affissi gli avvisi ufficiali. Anche i municipi della Capitale hanno diffuso comunicazioni preventive, avvertendo di possibili irregolarità nei servizi.
Accanto agli insegnanti, torneranno in piazza anche gli studenti delle scuole superiori, intenzionati a proseguire il percorso di mobilitazione iniziato nelle scorse settimane. L’astensione dal lavoro interesserà l’intero comparto educativo, dai nidi alle scuole secondarie di secondo grado. La FLC CGIL ha confermato il proprio sostegno all’iniziativa, denunciando condizioni professionali ritenute ormai insostenibili. Parallelamente, la Rete degli Studenti Medi ha annunciato un nuovo corteo per contestare le scelte del governo in ambito scolastico.
Nel giorno indicato non si potrà assicurare il regolare andamento delle attività didattiche e non si escludono difficoltà anche nella sorveglianza degli studenti.
Per questo motivo si raccomanda alle famiglie di verificare preventivamente che l’edificio scolastico sia aperto. È inoltre opportuno accertarsi che le lezioni si svolgano regolarmente e che il servizio mensa sia operativo. In caso contrario, i genitori dovranno informarsi sulle eventuali soluzioni organizzative predisposte dall’istituto. Si sconsiglia quindi di accompagnare i propri figli a scuola senza aver prima ottenuto tali conferme. L’obiettivo è evitare disagi e garantire la sicurezza degli alunni.
Il motivo della mobilitazione
La mobilitazione prende forma dalla richiesta di rivedere una legge di Bilancio considerata incapace di rispondere alle fragilità strutturali del Paese e lontana dalle necessità dei lavoratori del settore pubblico. Secondo i sindacati, è urgente tutelare il potere d’acquisto in un periodo in cui stipendi e pensioni non riescono a contrastare l’aumento dei prezzi. Tra le priorità c’è il rafforzamento del contratto nazionale e l’esigenza di rinnovi adeguati anche per le professionalità impiegate nel privato della conoscenza. Viene inoltre contestato l’aumento delle spese militari, ritenute non prioritarie rispetto ai bisogni sociali.
La CGIL chiede maggiori investimenti nei servizi fondamentali, come sanità, scuola e industria. Un altro nodo riguarda l’introduzione di una riforma fiscale realmente progressiva e capace di ridurre le disuguaglianze. Il sindacato denuncia anche la diffusione del lavoro precario che da anni affligge istruzione e ricerca.






