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Roma "invasa" dalle formiche volanti, ecco cosa sta succedendo

La città di Roma e le aree del litorale laziale sono piene di formiche volanti: ecco perché non c'è da preoccuparsi
ALTRO30 Settembre 2022 - ore 13:21 - Redatto da Redazione Meteo.it
ALTRO30 Settembre 2022 - ore 13:21 - Redatto da Redazione Meteo.it

Numerosissime le segnalazioni di formiche alate nella zona di Roma, dei Castelli Romani e del litorale laziale e alcuni parlano già di invasione: che cosa sta succedendo e perché?

Formiche volanti a Roma, la situazione

La capitale e le zone limitrofe stanno vivendo in questi giorni una situazione alquanto particolare: migliaia e migliaia di formiche volanti stanno riempiendo le città e i quartieri, ma molte di queste sono morte e sono moribonde, creando uno scenario quasi surreale. L'area maggiormente interessata è quella del litorale laziale tra Anzio, Nettuno, Pomezia e Ostia, in cui molti di questi insetti sono morti e caduti sulle spiagge dopo una forte mareggiata mista a vento. Ma la causa all'origine di questo fenomeno non è la mareggiata in sé, in quanto eventi della stessa natura sono accaduti anche in città prive di mare come Velletri. I cittadini dunque si chiedono: che cosa sta succedendo e perché ci sono tutte queste formiche volanti morte?

"Invasione" di formiche alate nel Lazio, perché sta succedendo?

Alcuni si sono anche preoccupati, ma in realtà la spiegazione del fenomeno è molto semplice e no, non c'è nulla di eccezionale. Prima di spiegarlo però, bisogna precisare che le formiche volanti non sono insetti diversi dalle classiche prive di ali, ma sono in realtà nella loro fase riproduttiva. Dopo le piogge abbondanti, le regine delle colonie producono generazioni alate sessualmente fertili che sono destinate ad allontanarsi per generare, a loro volta, nuove colonie e nuovi gruppi sociali.

Questo fenomeno si chiama sciamatura e avviene di solito tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, ma non è raro che accada anche in primavera; insomma, è molto probabile in periodi ricchi di piogge, esattamente come quello che ha visto protagonista in questi giorni il litorale laziale. La pioggia, infatti, rende il terreno più umido e morbido, facile da scavare e adatto ad agevolare l'emergere dei cunicoli sotterranei delle formiche, sia fertili che sterili. Soltanto quelle alate infatti sono in grado di riprodursi e per questo motivo diventano regine di nuove colonie da fondare in altri luoghi sicuri.

Dopo la proliferazione, le femmine perdono le ali e tornano a terra proseguendo le loro vite da normali formiche attere; non vale lo stesso invece per i maschi, che dopo essersi riprodotti sono destinati a morire e questo spiega la presenza di così tanti insetti morti nell'area laziale. Il fenomeno della sciamatura dunque prevede naturalmente la presenza di migliaia di formiche volanti in questo periodo dell'anno, ma l'area romana non era mai stata interessata in maniera così massiccia in precedenza.

Questo deve aver colto di sorpresa gli abitanti, che hanno segnalato l'evento con non poca preoccupazione, memori anche della presenza di vespa orientalis a Roma delle scorse settimane. In realtà i due fenomeni non sono affatto collegati tra di loro e la sciamatura si è presentata maggiormente nel Lazio perché probabilmente le formiche sono state spinte dal vento e dalla forza dei fenomeni atmosferici che si sono abbattuti sull'Italia negli ultimi giorni.

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