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Raccolta differenziata: nuove regole Ue 2025, quali rifiuti andranno smaltiti a parte?

Da gennaio 2025 in tutti gli Stati membri dell'Ue bisognerà differenziare correttamente anche gli indumenti. Si rischiano multe fino a 2.500 euro.
Sostenibilità6 Dicembre 2024 - ore 10:48 - Redatto da Meteo.it
Sostenibilità6 Dicembre 2024 - ore 10:48 - Redatto da Meteo.it

Sono state introdotte nuove regole UE 2025 per la raccolta differenziata. Cosa devono sapere i cittadini degli Stati membri e cosa è diventata di fondamentale importanza per smaltire correttamente? Insomma cosa cambia dall'anno nuovo? Un determinato tipo di rifiuto, per meglio rispettare l'ambiente, andrà smaltito obbligatoriamente a parte. Ecco le ultime news in merito.

Raccolta differenziata: le nuove regole Ue 2025 che tutti devono conoscere

Cosa dicono le nuove regole UE 2025 per la raccolta differenziata? Un determinato tipo di rifiuto, a partire dal nuovo anno, andrà smaltito obbligatoriamente a parte. Ebbene sì, gli abiti dovranno essere smaltiti a parte rispetto agli altri rifiuti. Cambierà molto per i cittadini? Forse no, proprio perché in Italia un decreto legislativo del 2022 ha già anticipato i tempi. In altri Stati dell'Ue, invece, non esiste e non è mai esistita la separazione degli indumenti dagli altri rifiuti tanto che fino ad oggi sono sempre stati smaltiti all'interno del contenitore per i rifiuti indifferenziati.

Le nuove regole UE 2025 prevedono che con il nuovo anno gli indumenti che non si utilizzano più o quelli rotti, dovranno essere obbligatoriamente smaltiti in appositi contenitori.

Tutti gli Stati membri dovranno pertanto fare in modo che all'interno dei loro confini la raccolta possa essere effettuata correttamente secondo le norme Ue. Ecco perché i singoli Comuni dovranno prevedere una raccolta separata con contenitori ad hoc così come avviene per: carta, metalli, plastica, vetro e organico. Solo così infatti si potrà dare nuova vita alle fibre tessili.

Le multe per chi viola le regole

La regola è stata introdotta in conseguenza soprattutto alla fast fashion. Negli ultimi anni i rifiuti legati agli indumenti sono aumentati a livello esponenziale. Un capo ha una vita davvero molto breve. Vuoi perché cambiano i trend della moda, vuoi perché si comperano indumenti a basso costo che si usurano più facilmente. Ecco perché si è pensato di correre ai ripari. Smaltire correttamente i tessuti tessili è utile a dare nuova vita anche a loro ed inoltre riciclando si rispetta maggiormente l'ambiente in cui viviamo.

Da gennaio 2025 pertanto tutti dovranno adeguarsi alla novità. Chi viola tale regola può rischiare di incappare in una sanzione pecuniaria. La multa può arrivare fino a 2.500 euro.

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Ultimo aggiornamento Giovedì 13 Novembre ore 15:26

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