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Serve aspettare ore per fare il bagno dopo un pasto? “Non ci sono prove scientifiche”

A dirlo è un servizio del quotidiano spagnolo El Pais, che ha intervistato esperti sul tema: a causare problemi non sarebbe la digestione in sé, ma il repentino cambio di temperatura e l’attività fisica
Salute23 Agosto 2022 - ore 12:31 - Redatto da Redazione Meteo.it
Salute23 Agosto 2022 - ore 12:31 - Redatto da Redazione Meteo.it

Il vecchio adagio per cui serve attendere ore dopo il pranzo per fare il bagno potrebbe essere falso: a dirlo è un servizio del quotidiano spagnolo El Pais, secondo cui non esistono prove scientifiche che colleghino l'annegamento all'aver pranzato poco prima. A dare man forte alla stampa spagnola c’è uno studio, pubblicata nel 2011 sull’International Journal of Aquatic Research and Education, che afferma come “non siano stati registrati casi in cui mangiare prima di nuotare abbia causato o contribuito ad annegamenti fatali o non fatali”. Insomma, saremmo davanti a un falso mito

Bagno dopo pranzo: cosa sapere

Eppure quanti di noi conoscono qualcuno che ha fatto il bagno e ha avuto qualche problema? A spiegare l’origine del fenomeno è Jesús Sueiro, portavoce dell'Associazione galiziana di medicina di famiglia e di comunità: “La questione ha più a che fare con lo shock termico, con l’entrare improvvisamente in acque molto fredde. È un collasso circolatorio, si verifica ipotensione o un calo della pressione sanguigna, una sorta di sincope. Possono verificarsi vertigini, persino vomito e, se sei in acqua in quel momento, può causare annegamento a causa della perdita di coscienza”

Come evitare problemi in mare

Insomma il colpevole non sarebbe la digestione, ma il repentino cambio di temperatura. Per evitare il rischio serve entrare in acqua con cautela, lentamente e progressivamente, e lasciando che il corpo si acclimati un po’ alla volta. La questione del cibo entra in gioco quando la si mette in relazione con l'attività fisica: “La raccomandazione generale è di non fare esercizio fisico dopo aver mangiato (ecco perché gli atleti mangiano diverse ore prima di una partita o di una gara) o qualsiasi cosa che possa causare stress fisiologico, e ciò includerebbe l'ingresso in acqua improvviso e uno shock termico quando il l'acqua è fredda. Ed è considerata fredda al di sotto dei 24ºC più o meno”, ha spiegato Luis Miguel Pascual, a capo di una ricerca sulle cause dell’annegamento.

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