Qualità della vita: Bolzano per i più anziani, Gorizia per i più giovani e Lecco per i bambini: tutti i dati

In media si vive meglio al Nord. È quanto emerge dall’indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore che traccia speciali classifiche a seconda delle fasce di età.
Bolzano, nella foto, è prima per gli over 65, seguita da Treviso e Trento. Gorizia si conferma in testa per i più giovani offrendo le migliori opportunità tra i 18 e i 35 anni, davanti a Bolzano, Cuneo e Trieste. Lecco, Siena e Aosta, nell’ordine, sono invece sul podio per la qualità della vita dei bambini.
Bolzano, Gorizia, Lecco: perché prime
A Bolzano, come riporta l’Ansa, si contano il più basso consumo di farmaci per malattie croniche, la più alta spesa sociale per gli anziani e un’elevata incidenza di biblioteche. Gorizia, Capitale europea della cultura transfrontaliera 2025, si distingue per numero di locali e spettacoli in rapporto ai giovani residenti (seconda su 107 province), lavoro (quarta per trasformazioni contrattuali a tempo indeterminato) ed età media bassa per il parto del primo figlio (31,6 anni, rispetto alla media italiana di 32,6). Lecco vince in qualità della vita per i più piccoli con il primato nell'indice Sport e bambini, il podio delle competenze scolastiche nei test Invalsi e una bassa incidenza di delitti a danno dei minori.
Male il Sud, spesso nella parte bassa della classifica. Nelle ultime 20 posizioni troviamo 19 province meridionali per i bambini, 15 per i più anziani e 10 per i più giovani. Male in genere anche le grandi aree metropolitane come Roma, Napoli, Milano e Torino, penalizzate dai canoni d'affitto che erodono oltre il 35% del reddito medio dichiarato dai residenti.
Le tendenze per scuola, sanità e giovani
Come tendenze aumentano i pediatri attivi, le competenze numeriche in terza media ma anche le competenze alfabetiche non adeguate e purtroppo i delitti a danno dei minori (+6% di denunce). Nonostante un miglioramento, per esempio con il calo dal 13,4% all'11,8 % della disoccupazione giovanile, pesa sempre la fatica nei progetti di vita tra i più giovani. L’affitto incide sul 22,4% del reddito, diminuiscono le imprese con titolari under 35 e anche le trasformazioni contrattuali a tempo indeterminato. I giovani si sposano sempre meno e sale l'età media al primo figlio.
Tra i più anziani aumentano il consumo dei farmaci antidepressivi e per le malattie croniche, il numero di geriatri e infermieri e la speranza di vita (21,2 anni a 65 anni), ma anche gli over 65 che vivono da soli.