Quali sono le città più inquinate d’Italia? La classifica di Legambiente

Anche per il 2025 Legambiente ha pubblicato il report Mal'Aria 2025 in cui sono stati analizzati i dati relativi alle polveri sottili (PM10) e al biossido di azoto (NO2) nelle città italiane. Ecco la classifica di quelle più inquinate.
Report Mal'Aria 2025 di Legambiente: le città italiane più inquinate
Sono ben 25 le città italiane che nel 2025 hanno superato i limiti di legge per il PM10 (35 giorni all’anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo). Il report Mal'Aria 2025 ha reso note le città più inquinate del nostro Paese: al primo posto in questa classifica negativa c'è Frosinone con 70 giorni oltre i limiti consentiti.
A seguire c'è Milano con ben 68 giorni, mentre al terzo posto c'è Verona con quota 66 giorni. Al quarto posto, invece, Vicenza-San Felice con 64 sforamenti. Nella classifica ci sono anche: Padova, Mandria, Venezia, Cremona, Napoli, Rovigo, Brescia, Torino, Monza, Modena, Mantova, Lodi, Pavia, Catania, Bergamo, Piacenza, Rimini, Terni, Ferrara, Asti e Ravenna.
Lo sforamento del limite giornaliero di PM10 ha riguardato molte centraline della stessa città in Italia a conferma di come l'inquinamento atmosferico sia un problema diffuso ed esteso. Attenzione: tutto è destinato a cambiare dal 2030 con l'entrata in vigore della nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria.
La classifica delle città italiane più inquinate secondo Mal'Aria 2025
Ecco la classifica delle città più inquinate secondo il report Mal'Aria di Legambiente:
- Frosinone: 70 giorni di sforamento;
- Milano: 68 giorni (con la centralina di viale Marche particolarmente critica);
- Verona: 66 giorni (presso la centralina di Borgo Milano);
- Vicenza. 64 giorni (stazione di San Felice);
- Padova: 61 giorni (Arcella);
- Venezia: 61 giorni (via Beccaria), seguita da via Tagliamento con 54 giorni;
Per il PM10, sarebbero solo 28 su 98 le città a non superare la soglia di 20 µg/mc, che è il nuovo limite previsto. Dati alla mano, entro il 2030 70 città italiane sarebbero fuorilegge. Tra le più a rischio ci sono: Verona, Cremona, Padova e Catania, Milano, Vicenza, Rovigo e Palermo, chiamate a ridurre le concentrazioni attuali tra il 28% e il 39%.
La situazione non è delle migliori nemmeno dal punto di vista dei dati del biossido di azoto (NO2). A oggi, il 45% dei capoluoghi (44 città su 98) non rispetta i nuovi valori di 20 µg/m³. Tra le città con le situazioni più gravi ci sono: Napoli, Palermo, Milano e Como dove è richiesta una riduzione tra il 40% e 50%. Infine da segnalare le città "migliori" dal punto di vista della qualità dell'aria. Si tratta di Bolzano, Trento e Cagliari, considerate virtuose con livelli di inquinamento al di sotto dei limiti consentiti.