Quali sono le conseguenze di potature e abbattimento degli alberi fuori stagione?

La potatura delle piante è sicuramente un'operazione in grado di garantire ottimi risultati, purché sia fatta nelle giuste tempistiche. In caso contrario non solo potrebbe precludere fioriture e la produzione di frutti, ma anche causare danni (talvolta irreversibili) alla biodiversità. Ecco cosa succede se potiamo o abbattiamo alberi fuori stagione.
Potature e abbattimento alberi, cosa dice la legge
Prendersi cura del verde è decisamente utile: oltre ad aiutarci a combattere lo stress ci permette infatti di avere sempre giardini e aree pubbliche ben curate. Occorre però farlo nei tempi giusti, per non compromettere la produzione degli alberi da frutto e la salvaguardia della biodiversità.
Non rispettare i ritmi ciclici imposti dalla natura non solo potrebbe influire sulla fioritura e successiva produzione di golosi frutti, ma anche arrecare un grosso danno alla biodiversità. Proprio quest'ultima esigenza è alla base di una direttiva Ue, la n. 2009/147/CE, conosciuta come legge sul divieto di potare siepi.
Questa disposizione è stata poi ripresa da molti Comuni, che hanno deliberato il divieto non solo di potare le siepi, ma anche di potare e tagliare gli alberi dopo il 1° aprile. Il motivo è quello di salvaguardare l'ecosistema. Proprio in primavera inizia la riproduzione degli uccelli attraverso la nidificazione, e il rischio di danneggiare i nidi e gli animali durante la fase di potatura è molto alto. Molti regolamenti comunali puniscono coloro che violano questa legge con l’irrogazione di pesanti sanzioni.
Potature e abbattimenti alberi fuori stagione a Roma, il caso
Il divieto, in vigore già da alcuni anni, è tornato alle cronache a causa degli abbattimenti e delle potature di alberi a Roma, anche in pieno periodo di nidificazione. Nonostante i divieti stabiliti dal Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano infatti, tali operazioni sembrano proseguire imperterrite, sacrificando la fauna locale e distruggendo molti nidi. Uno dei casi più emblematici è quello dell'Eur, dove sono stati abbattuti molti alberi con conseguenti ripercussioni sulla fauna selvatica urbana.
Lipu, in qualità di ente a tutela della fauna e della biodiversità, ha immediatamente richiesto la sospensione di quegli interventi considerati non urgenti e il Comune di Roma ha risposto ribadendo che ogni intervento è preceduto da perizie tecniche, e che vengono abbattuti solo gli alberi classificati nella categoria di massima pericolosità (classe D). Il braccio di ferro tra l'associazione e il Comune sembra essersi esteso anche alla cittadinanza, che non ha tardato a segnalare nidi distrutti e potature effettuate anche in zone in cui era stata documentata la presenza di volatili.