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Polo Sud, si è staccato un iceberg più grande di Roma e Genova: le immagini

L'iceberg A81, grande come Genova e Roma, desta preoccupazione agli scienziati del British Antarctic Survey: pericoloso per navi ed ecosistema
Ambiente16 Marzo 2023 - ore 16:08 - Redatto da Redazione Meteo.it
Ambiente16 Marzo 2023 - ore 16:08 - Redatto da Redazione Meteo.it
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L'iceberg A81 è ancora sotto osservazione dagli scienziati del British Antarctic Survey (BAS). Lo scorso gennaio un gigantesco iceberg, grande quanto le città di Roma e Genova, si è staccato al Polo Sud dalla piattaforma di ghiaccio dell'Antartide chiamata "Brunt".

Iceberg grande quanto Roma e Genova: rischia di diventare un pericolo

L'enorme massa di ghiaccio staccatasi dalla piattaforma dell'Antartide "Brunt" continua a preoccupare gli scienziati del British Antarctic Survey (BAS). L'iceberg, infatti, si presenta con una superficie di 1.500 chilometri quadrati e uno spessore di 150 metri. Si tratta di un vero e proprio colosso di ghiaccio paragonabile a due città italiane come Roma e Genova. Da gennaio scorso, giorno del suo distacco dalla piattaforma Brunt, l'iceberg ha viaggiato per ben 150 chilometri nel cuore del Mare di Weddell, nell'Oceano Atlantico. La sua presenza potrebbe diventare pericolosa per le navi e l'intero ecosistema.

Per questo motivo gli scienziati del British Antarctic Survey (BAS) continuano a monitorarla con il supporto dell'istituto di ricerca polare del Regno Unito. Proprio sul profilo ufficiale Twitter dell'istituto sono stati pubblicate una serie di foto e riprese dall'alto che illustrano l'enorme massa di ghiaccio.

Distacco iceberg dalla piattaforma Brunt: "non è legato al cambiamento climatico"

Il glaciologo Oliver Marsh, uno degli scienziati che studia la piattaforma di ghiaccio Brunt da cui si è staccato l'iceberg, ha spiegato:

Questo era un distacco che sapevamo sarebbe arrivato. BAS ha monitorato la piattaforma di ghiaccio di Brunt e le spaccature che si sono formate al suo interno per oltre un decennio. Da quando i glaciologi hanno osservato per la prima volta l'allargamento di Chasm-1 nel 2012, i team scientifici e operativi del BAS hanno anticipato l'evento del distacco". Non solo, l'esperto ha precisato: "strumenti GPS ad alta precisione e dati satellitari sono stati utilizzati per monitorare l'allargamento della frattura e nel 2016 il BAS ha preso la precauzione di spostare la stazione di ricerca di Halley nell'entroterra per proteggerla.

Il distacco di questo enorme pezzo di ghiaccio dalla piattaforma Brunt nell'Oceano Atlantico non è causato dal cambiamento climatico come spiegato dal professor Dominic Hodgson di BAS:

Non è legato al cambiamento climatico. I nostri team scientifici e operativi continueranno a monitorare la piattaforma in tempo reale per garantire che sia sicura.

Si tratta però di un evento che potrebbe causare problemi non solo alla circolazione delle navi, ma anche agli ecosistemi locali.

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Ultimo aggiornamento Martedì 14 Gennaio ore 20:18

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