Auto a benzina e diesel addio dal 2035? L'Ue ci ripensa e si prepara a un approccio più morbido?

L'Unione Europea fa un passo indietro e torna a esaminare il precedente divieto con il quale aveva bandito i motori endotermici dal 2035. La decisione sullo stop ai veicoli tradizionali (benzina e diesel) potrebbe prevedere un approccio più morbido.
Stop auto benzina e diesel, slitta la scadenza del 2035?
La decisione della Commissione Europea di porre fine all'endotermico entro il 2035 e puntare solo su vetture elettriche aveva già provocato perplessità nel mondo delle auto. Le possibili conseguenze negative che questa scelta potrebbe portare in un settore che ad oggi impiega oltre 13 milioni di persone, e i rischi legati al danno competitivo delle case automobilistiche europee, avevano portato Acea, l'Associazione Europea dei costruttori di automobili, a esprimere forti perplessità sulle misure stringenti proposte da Bruxelles.
Al danno competitivo che ne potrebbe derivare per i Paesi dell'Ue, penalizzati anche dalla scarsa presenza di una rete di infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici, si è aggiunta la minaccia di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti, che rischierebbe di penalizzare fortemente le esportazioni di auto europee.
L'ombra dei dazi di Trump aleggia su molte aziende costruttrici, come Volkswagen, Stellantis e Mercedes, che vantano un grande mercato oltreoceano. Se da un lato alcune aziende, come Bmw, cercano di trovare un accordo con il premier della Casa Bianca proponendo di ridurre le tariffe sui veicoli americani importati in Europa dal 10% al 2,5%, nel tentativo di prevenire eventuali ritorsioni, dall'altro Bruxelles potrebbe rivedere (e almeno in parte ammorbidire) il divieto ai motori endotermici previsto per il 2035.
Motori a combustione, Ue divisa tra rischio economico e ambientale
In un contesto di incertezza economica globale come quello che stiamo vivendo, l'esigenza di proteggere un settore chiave come quello automobilistico potrebbe prevalere sulle decisioni di Bruxelles per proteggere l’ambiente. Prorogare oltre il 2035 il divieto di auto a benzina e diesel rischierebbe di rivedere però anche gli obiettivi di riduzione di emissioni fissati per il 2050. L'Unione europea sembra divisa tra pressioni industriali, internazionali e preoccupazioni economiche che rischiano di rallentare la corsa verso la transizione green.