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Perché lo smog nelle grandi città italiane uccide di più in periferia. Il caso Milano e i nuovi dati

Ecco, secondo una grande conferenza a Milano, i molti e vari fattori che portano l’inquinamento atmosferico a colpire di più nelle aree periferiche delle nostre città
Ambiente1 Marzo 2024 - ore 17:43 Redatto da Redazione Meteo.it
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Lo smog sta concedendo solo una pausa per pioggia e purtroppo tornerà come emergenza endemica. Tra le città simbolo c’è Milano, che secondo alcuni dati (contestati dal sindaco Sala) sarebbe risultata alcuni giorni fa addirittura la terza città più inquinata al mondo. Qui, come nelle altre grandi aree urbane italiane, l’inquinamento colpisce e uccide molto di più in periferia, con una differenza che si accresce rispetto al passato e tassi di decesso che arrivano quasi a raddoppiare.

L’inquietante radiografia è tracciata da duecento scienziati riuniti proprio a Milano nella conferenza “RespiraMi: Recent Advances on Air Pollution and Health 2024”, organizzata dalla Fondazione Menarini in collaborazione con Fondazione Irccs Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico e dall'Imperial College di Londra.

Smog letale, ci sono anche fattori socio-economici

Perché nelle periferie dei grandi centri urbani italiani la concentrazione di inquinamento risulta maggiore rispetto al centro (con una differenza più alta del passato) e i tassi di decesso arrivano a raddoppiare? Tra le cause ci sono molti fattori che le penalizzano: meno verde, alta densità abitativa e di traffico (senza zone a traffico limitato), molti abitanti over 65, ma anche condizioni socio-economiche più sfavorevoli, che portano a stili di vita peggiori come fumo, obesità e minore attività fisica.

L’Agenzia per la tutela della salute di Milano (Ats-Mi) ha pubblicato in proposito sulla rivista Epidemiologia&Prevenzione una ricerca recente con dati allarmanti in particolare sulle polveri sottili. "Il Pm2,5 è responsabile del 13% delle morti per cause naturali (160 su 100mila abitanti) e del 18% dei decessi per tumore al polmone”, spiega Pier Mannuccio Mannucci, della Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico. “A Milano le conseguenze più pesanti si hanno in zone periferiche come Mecenate, Lorenteggio e Bande Nere dove i tassi di decesso superano i 200 per 100mila abitanti, mentre in pieno centro i tassi si assestano attorno a 130".

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