L’Italia e la lotta all’overtourism: le nuove restrizioni, ordinanze e divieti dell’estate 2025

Con l'arrivo del mese di agosto l'estate 2025 entra nel vivo con milioni di turisti, italiani e non, pronti a trascorrere qualche giorno all'insegna del relax e del divertimenti. Piccoli centri storici e comuni italiani si ritrovano così a diventare oggetto dell'overtourism, ossia presi di mira dai turisti. Per questo motivo diversi comuni hanno deciso di emanare una serie di ordinanze, divieti e restrizioni.
Overtourism in Italia in vista di agosto: novità in arrivo
Anche l'Italia si prepara a diventare "vittima" dell'overtourism. Si tratta del turismo di massa, un fenomeno definito dall'Organizzazione mondiale del turismo come "l'impatto che il turismo ha su una destinazione, o parti di essa, che influenza eccessivamente e in modo negativo la qualità della vita percepita dei cittadini e/o la qualità delle esperienze dei visitatori".
Per questo motivo diversi comuni italiani hanno deciso di correre ai ripari con una serie di restrizioni, divieti ed ordinanze per cercare di contenere e limitare l'impatto del turismo di massa su alcuni luogo simbolo della cultura italiana. I divieti partono dalle Dolomiti fino al Sud Italia e coinvolgono tantissimi luoghi diventati oggetto del turismo di massa da parte degli italiani, ma anche di milioni di visitatori internazionali. Le Amministrazioni locali di diversi comuni hanno, giustamente, deciso di contrastare il turismo di massa con una serie di ordinanze per evitare casi di "malamovida" mantenendo anche il decoro per le strade.
Overtourism in Italia, restrizioni in montagna e al mare: ecco dove
A cominciare dal Seceda, monte ai piedi del gruppo delle Odle, collocato in val Gardena, sopra l'abitato di Ortisei, dove si sta pensando di limitare il numero di accessi considerando che ogni giorno ci sono 4000 visitatori. Anche a Ayas, comune italiano della Valle d'Aosta, e per l'area naturale della torbiera di Pian del Re - Sorgenti del Po sono stati introdotti dei limiti di ingresso giornalieri. Le restrizioni per contrastare l'overtourism sono state inserite non solo in località di montagna, ma anche al mare. Nella paradisiaca spiaggia de La Pelosa a Stintino, in Sardegna, è stato deciso per l'ingresso giornaliero di massimo 1500 bagni oltre ai divieti di fumo e l'obbligo di stuoie per distendersi sulla sabbia.
Oltre all'overtourism in diverse località di vacanza sono scattati divieti per contenere la malamovida e rispettare il decoro. A Chioggia, comune della città metropolitana di Venezia sono state vietata le lanterne cinesi, mentre a Lignano Sabbiadoro e Jesolo sono state creare delle zone rosse. E ancora a Diano Marina, in Liguria, e a Marciana (Toscana) è vietato passeggiare per le strade senza maglietta. A Portofino, il borgo di pescatori sulla Riviera Ligure a sud-est di Genova, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, sono diversi i divieti: a cominciare da una zona esclusiva dedicata ai pedoni, ma anche il divieto di consumare cibo per strada e/o seduti su panchine e muretti. Per i trasgressori multe di anche 500 euro. Anche nel Lazio, nella località San Felice Circeo è vietata la vendita di bevande alcoliche dopo un certo orario, mentre in Puglia è stata vietata la musica in mare a bordo di navi se ormeggiata a 500 metri dalla cosa.