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L'inquinamento luminoso modifica persino gli occhi degli uccelli urbani

L'esposizione continua a fonti luminose, specialmente nelle ore notturne, determina un'alterazione nei ritmi circadiani e provoca danni a molte specie viventi
Ambiente18 Ottobre 2023 - ore 07:08 - Redatto da Redazione Meteo.it
Ambiente18 Ottobre 2023 - ore 07:08 - Redatto da Redazione Meteo.it

Le luci intense delle città e delle aree a elevata urbanizzazione stanno determinando un adattamento evolutivo in diverse specie animali. Secondo uno studio scientifico statunitense, due tra i più comuni uccelli canori quali il cardinale rosso (Cardinalis cardinalis) e lo scricciolo della Carolina (Thryothorus ludovicianus) hanno ridotto negli anni le dimensioni dei loro occhi di ben il 5% rispetto agli esemplari della stessa specie che vivono in zone periferiche. Un chiaro segnale dell'impatto della continua ed eccessiva esposizione a fonti di luce per gli esseri viventi, soprattutto nelle ore della sera e della notte.

Un pericolo per la salute di tutti gli esseri viventi

L’inquinamento luminoso è uno dei fenomeni più sottovalutati e allo stesso tempo più pericolosi derivanti dalle attività antropiche nelle grandi città. La causa principale è rappresentata dagli impianti di illuminazione esterna, che disperdono la luce in tutte le direzioni.

Tutto questo causa effetti spiacevoli nelle persone e danni agli equilibri fisiologici di moltissime specie viventi: si stima per esempio che circa l'80% della popolazione umana mondiale, e il 99% di quella europea, viva in zone con una qualche forma di inquinamento luminoso, più o meno forte.

Alcune specie di animali e vegetali, incapaci di adattarsi a questo cambiamento, sono scomparse o hanno evidenziato grandi difficoltà a sopravvivere. In molte altre specie, incluse le persone, l’inquinamento luminoso determina un’alterazione dei ritmi circadiani, comportando danni biologici e disturbi comportamentali.

Il nuovo studio statunitense, nello specifico, ha evidenziato gli effetti di queste condizioni ambientali su due specie di uccelli che vivono tutto l’anno nel centro urbano di San Francisco, ossia in una delle aree del mondo dove l'inquinamento luminoso è più intenso. Gli esperti spiegano che la riduzione della dimensione degli occhi è un evidente tentativo di adattamento alla troppo frequente esposizione a fonti luminose.

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