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Il sale sulle strade contro il ghiaccio inquina gli ecosistemi; le piante alofite sono una soluzione?

L'uso del sale sulle strade per sciogliere il ghiaccio è una pratica diffusa, ma ha un forte impatto ambientale. L’eccesso di cloruro di sodio si accumula nel suolo e nei corsi d’acqua, alterando gli ecosistemi e danneggiando la vegetazione.
Ambiente29 Gennaio 2025 - ore 14:15 - Redatto da Meteo.it
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L’uso del sale sulle strade per sciogliere il ghiaccio è una pratica comune nei mesi invernali, ma ha un impatto ambientale significativo. L’eccesso di cloruro di sodio si disperde nel terreno e nei corsi d’acqua, alterando gli equilibri ecologici e mettendo a rischio la vegetazione locale. In questo contesto le piante alofite, che si sono adattate a vivere in un ambiente ricco di sale, sono una possibile soluzione per mitigare l’effetto dell’inquinamento salino e favorire la resilienza degli ecosistemi urbani.

L’impatto del sale sulle strade e gli effetti sull’ambiente

Il sale stradale viene ampiamente utilizzato per prevenire la formazione di ghiaccio e migliorare la sicurezza della circolazione, ma una volta disciolto penetra nel suolo e nei bacini idrici, aumentando la salinità.

Questo fenomeno può compromettere la crescita delle piante non adattate a condizioni saline, ridurre la biodiversità e alterare la composizione chimica delle acque, con ripercussioni su flora e fauna. Inoltre, l’eccessiva concentrazione di sale favorisce l’erosione del suolo e può danneggiare infrastrutture stradali e veicoli, aumentando i costi di manutenzione.

Le piante alofite: un’alternativa naturale per contrastare l’inquinamento salino

Le piante alofite sono specie vegetali capaci di sopravvivere in ambienti ad alta salinità grazie a meccanismi di adattamento che consentono di assorbire e accumulare il sale senza subire danni. Tra le più conosciute si trovano la salicornia, il limonium e alcune varietà di graminacee che prosperano in suoli costieri e paludi salmastre.

L’impiego di piante alofite lungo le strade potrebbe contribuire a ridurre l’impatto del sale stradale, favorendo l’assorbimento degli eccessi e limitandone la dispersione nell’ambiente. Inoltre, queste specie potrebbero essere integrate nei progetti di rinaturalizzazione urbana, migliorando la qualità del suolo e offrendo nuovi habitat per insetti impollinatori e piccoli animali.

Verso un uso più sostenibile del sale sulle strade

Sebbene l’adozione delle piante alofite rappresenti un’idea promettente, è fondamentale affiancarla a strategie più ampie per limitare l’impatto del sale stradale. L’utilizzo di alternative eco-compatibili come il cloruro di calcio o il cloruro di magnesio, meno dannosi per l’ambiente, insieme a un’applicazione più mirata del sale, può contribuire a ridurre il problema.

Le amministrazioni locali potrebbero inoltre incentivare la sperimentazione di barriere vegetali con piante alofite lungo le arterie stradali più esposte all’inquinamento salino, sfruttando le loro capacità di filtrazione e mitigazione. Questa soluzione, combinata con una gestione più attenta del sale stradale, potrebbe ridurre l’impatto ambientale senza compromettere la sicurezza stradale durante i mesi invernali.

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