FacebookInstagramXWhatsApp

Green Deal, cosa prevede la nuova legge entrata in vigore ieri sul ripristino della natura?

Il Green Deal è diventato realtà: la nuova legge entrata in vigore ieri sul ripristino della natura prevede una serie di obiettivi che gli Stati devono raggiungere a difesa dell'ambiente
Ambiente19 Agosto 2024 - ore 12:30 - Redatto da Meteo.it
Ambiente19 Agosto 2024 - ore 12:30 - Redatto da Meteo.it

È entrata in vigore ieri, domenica 18 agosto 2024, la normativa Ue a difesa della biodiversità: la legge sul Ripristino della natura, pilastro fondamentale del meglio noto Green Deal. La riforma, come è noto, è stata sbloccata dopo mesi di stallo politico. Ancora sette paesi, Italia inclusa, tra i 27 dell'Ue contrari al voto finale.

Green Deal entra in vigore: cosa prevede la nuova legge

Una riforma molto contestata ma comunque innovativa, perché per la prima volta si prevede la protezione delle aree naturali, ed il ripristino di quelle degradate. Per il raggiungimento dell'obiettivo è stata stilata una tabella di marcia caratterizzata da tre tappe: il 30% di ogni ecosistema dovrà essere oggetto di misure di ripristino entro il 2030, il 60% entro il 2040 e il 90% entro il 2050. La nuova legge allineerà così l'Ue agli impegni internazionali di Kunming-Montreal.

La proposta

La proposta della Commissione europea presentata due anni fa prevedeva la destinazione del 10% dei terreni agricoli a interventi per la biodiversità come la coltivazioni di siepi, alberi, fossi, muretti o piccoli stagni: una linea guida che nel testo approvato ieri non c'è. Le aperture alle proteste mosse dagli agricoltori hanno fatto allentare anche il requisito della Pac di destinare il 4% dei terreni a caratteristiche non produttive, rendendola volontaria. Nel Ripristino della natura è ad oggi diventato volontario anche il ripristino delle zone umide per gli agricoltori e i proprietari terrieri privati (gli Stati dovranno renderlo attraente da un punto di vista finanziario).

Gli obblighi per gli Stati e non per i singoli agricoltori

Per gli Stati, ma non per i singoli agricoltori, gli obblighi riguardano principalmente il miglioramento generale della biodiversità, misurata in questo caso da tre singoli fattori come la presenza delle farfalle delle praterie, lo stock di carbonio organico nei suoli coltivati, o la quota di terreni agricoli con caratteristiche paesaggistiche 'ad alta diversità'. Sono previste eventuali sospensioni in caso di crisi.

Gli obiettivi del Green Deal

Tra gli impegni più importanti per i singoli Paesi ci sono i piani di ripristino nazionali che dovranno esser presentati alla Commissione europea entro due anni. I piani conterranno le misure previste rispetto alle tappe fondamentali del 2030, 2040 e 2050, per il raggiungimento degli obiettivi previsti della nuova legge. Toccherà poi all'Agenzia europea dell'ambiente redigere le relazioni tecniche periodiche sui progressi per il raggiungimento degli obiettivi.

Gli Stati sono chiamati a mettere in campo misure di ripristino che riguarderebbero almeno il 20% delle aree terrestri dell'Unione europea e nel 20% delle sue aree marine entro il 2030. Entro il 2050, le misure dovrebbero essere in atto per tutti gli ecosistemi da ripristinare, al fine di ripristinare entro il 2030 almeno 25.000 km di fiumi a flusso libero, invertire il declino di insetti impollinatori e migliorarne la diversità e la biodiversità negli ecosistemi agricoli e forestali. Inoltre tra gli obiettivi c'è quello di piantare almeno tre miliardi di alberi entro il 2030.

Articoli correlatiVedi tutti


  • Drammatica velocità di scioglimento dei ghiacciai: in 4 anni è raddoppiata, cosa si rischia ora?
    Ambiente3 Luglio 2025

    Drammatica velocità di scioglimento dei ghiacciai: in 4 anni è raddoppiata, cosa si rischia ora?

    I ghiacciai soffrono: i dati di un nuovo studio che ha messo a confronto le immagini dell'ultimo quadriennio con quelle del decennio 2011/2020.
  • Visto climatico per gli abitanti di Tuvalu, arcipelago destinato a sparire per il cambiamento climatico
    Ambiente2 Luglio 2025

    Visto climatico per gli abitanti di Tuvalu, arcipelago destinato a sparire per il cambiamento climatico

    Più di un terzo degli abitanti di Tuvalu ha richiesto il visto ambientale. spinto dalla minaccia sempre più imminente che l’innalzamento del mare sommerga gran parte del territorio.
  • Francia, introdotto il divieto di fumo in quasi tutti i luoghi pubblici all’aperto
    Ambiente1 Luglio 2025

    Francia, introdotto il divieto di fumo in quasi tutti i luoghi pubblici all’aperto

    In Francia è stato introdotto il divieto di fumo all’aperto. Ecco dove non si potrà più fumare e a cosa si andrà incontro se si trasgredirà
  • Fiori selvatici estivi: quali sono i più belli da piantare ora in giardino?
    Ambiente26 Giugno 2025

    Fiori selvatici estivi: quali sono i più belli da piantare ora in giardino?

    Un bel manto erboso ricco di colori non è un sogno. Anche chi non ha uno spiccato pollice verde potrà realizzarlo con i fiori selvatici estivi.
Ultime newsVedi tutte


Meteo, stop al caldo africano: ecco quando
Tendenza3 Luglio 2025
Meteo, stop al caldo africano: ecco quando
Si avvicina la fine di questa estenuante ondata di caldo: da domenica rischio nubifragi al Nord e aria più fresca, entro mercoledì calo termico anche al Sud. La tendenza meteo
Meteo weekend: rischio di forti temporali e grandine al Nord, ancora caldo intenso al Sud
Tendenza2 Luglio 2025
Meteo weekend: rischio di forti temporali e grandine al Nord, ancora caldo intenso al Sud
Nel weekend si attenua il caldo al Centro-Nord, ma ci sarà il rischio di temporali intensi soprattutto nella giornata di domenica. La tendenza
Meteo: quanto insisterà l'ondata di caldo africano? Sabato 5 rischio criticità al Nord
Tendenza1 Luglio 2025
Meteo: quanto insisterà l'ondata di caldo africano? Sabato 5 rischio criticità al Nord
L'ondata di caldo africano non molla la presa, ma si intravede un'attenuazione nei prossimi giorni anche se non dappertutto: la tendenza meteo.
Mediaset

Ultimo aggiornamento Venerdì 04 Luglio ore 05:37

Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Direzione Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati.

Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all'addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.

Per la pubblicità Mediamond S.p.a. RTI spa, Gruppo Mediaset - Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 - Cap. Soc. € 500.000.007,00 int. vers. - Registro delle Imprese di Roma, C.F.06921720154