Foliage Friuli Venezia Giulia: i cinque percorsi più belli da fare in autunno

Con l’autunno, il Friuli Venezia Giulia si veste di colori intensi e vibranti: le montagne si infiammano di rosso e d’oro, le vallate si riempiono di luce calda e i boschi regalano paesaggi di rara poesia. È la stagione del foliage, un invito a rallentare il passo e lasciarsi avvolgere dalla quiete della natura.
Alcuni percorsi, ideali per famiglie o per chi viaggia con il proprio cane, offrono esperienze accessibili e rilassanti; altri raccontano storie, tradizioni e segreti del territorio. Tra questi, cinque itinerari spiccano per fascino e varietà: dalla Carnia alle Dolomiti Friulane, dalle Alpi Giulie alle Valli del Natisone, un viaggio tra colori, natura e silenzi d’autunno.
Foliage Friuli Venezia Giulia, i cinque percorsi più belli da fare in autunno
L’autunno in Friuli Venezia Giulia è una stagione che trasforma il paesaggio in un mosaico di colori caldi, silenzi e profumi di bosco. È il momento ideale per scoprire alcuni tra i sentieri più belli della regione, dove la natura e la storia si intrecciano in un equilibrio perfetto. Sull’altopiano di Pani, nel comune di Raveo, un itinerario ad anello di 6 chilometri accompagna tra pascoli, faggi e antichi stavoli in pietra, offrendo un viaggio nella vita contadina e una vista incantevole sulla conca carnica.
Nelle Dolomiti Friulane, il Sentiero del Dint a Barcis segue la forra del torrente Cellina con passerelle sospese e belvedere che si affacciano sul lago color smeraldo, uno dei paesaggi più suggestivi del Friuli. Ai piedi del Monte Mangart, i Laghi di Fusine riflettono i colori dorati del bosco in un itinerario di 5 chilometri, tra passerelle, radure e vedute che incantano in ogni stagione. Situato in posizione panoramica sopra i laghi, il Rifugio Zacchi è una tappa ideale per una pausa rigenerante ed è facilmente accessibile anche a chi viaggia con bambini.
Nei dintorni di Cividale del Friuli, il sentiero verso le cascate Kot è un piccolo gioiello naturalistico: un chilometro tra ruscelli, resti di mulini e la conca dove l’acqua si getta creando un anfiteatro di roccia e muschio. Nel Carso isontino, infine, la Riserva naturale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa regala un percorso di 11 chilometri tra doline, boschi e trincee della Grande Guerra. Qui l’acqua, la pietra e la memoria si fondono in un paesaggio unico, che muta con la luce e con le stagioni, invitando a camminare lentamente per ascoltare la voce del tempo.
Cos'è il foliage e perché si verifica
Il termine foliage indica quel meraviglioso momento dell’anno in cui gli alberi si tingono di mille sfumature, trasformando il paesaggio in un quadro vivente. Tra ottobre e dicembre, le foglie mutano colore prima di cadere, regalando tonalità che spaziano dal giallo dorato al rosso intenso, passando per arancio, rame e marrone.
Questo spettacolo nasce da un processo naturale: con l’arrivo del freddo e la diminuzione della luce, gli alberi rallentano la loro attività vitale e smettono di produrre clorofilla, la sostanza responsabile del colore verde. Quando la clorofilla si degrada, emergono altri pigmenti normalmente nascosti, i carotenoidi e i flavonoidi, che dipingono le chiome di toni caldi e vibranti.






