"Febbre della valle”, aumentano i casi della malattia segnalata dall'Oms: sintomi e rischi

Le infezioni da "febbre della valle" sono in aumento negli Stati Uniti d'America al punto che si comincia a ipotizzare un'eventuale crisi sanitaria globale. La febbre della valle, infatti, ha iniziato a diffondersi rapidamente a causa dei cambiamenti climatici e degli incendi boschivi e inizia a preoccupare in diversi stati dell'Usa.
Febbre della valle, cos'è e sintomi
La febbre della valle è una infezione fungina conosciuta anche con il nome di Coccidioides e si sta diffondendo rapidamente negli Stati Uniti d'America. La malattia, inizialmente confinata a regioni aride come la San Joaquin Valley in California, è ora segnalata in oltre 20 stati americani trovando "terreno fertile" a causa dei cambiamenti climatici.
Le tempeste di polvere e gli incendi delle foreste, infatti, stanno favorendo la diffusione delle spore fungine, mettendo così a rischio la salute di molte persone. Gli esperti avvertono che chiunque può essere a rischio, sottolineando l'urgente necessità di maggiore ricerca, consapevolezza e nuovi farmaci per combattere questa crescente minaccia.
L'Oms, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, stima circa 6,5 milioni di infezioni fungine invasive globali. La situazione sta peggiorando anche per l'aumento della resistenza ai farmaci, un fatto che ha reso i trattamenti sempre più inefficaci contro la malattia.
Ma cosa è la febbre della valle? La malattia è causata dall'inalazione di spore del fungo Coccidioides e si presenta con sintomi simil-influenzali come brividi di freddo, febbre e mal di testa. Se non curata in tempo può degenerare causando gravi infezioni polmonari e in alcuni casi anche intaccare il cervello e altri organi.
Febbre della valle, come si contrae e i rischi
La malattia della febbre della valle si contrae attraverso l'inalazione di spore fungine di Coccidioides dall'aria o dal terreno durante semplici attività come il giardinaggio o semplicemente stando in ambienti secchi e polverosi. Attenzione: si tratta di una malattia contagiosa che colpisce sia gli uomini che gli animali. La febbre della valle si trasmette anche attraverso la puntura di zanzare infette, ma anche attraverso il contatto con sangue o tessuti di animali infetti. Tra i rischi di trasmissione, pure l'ingestione di latte non pastorizzato da animali infetti è un'altra via di contagio.
Tra le categorie maggiormente a rischio di contrarre la febbre della valle ci sono le persone immunodepresse che presentano un sistema immunitario indebolito, ma anche chi presenta patologie respiratorie come l'asma o la fibrosi cistica. Attenzione: anche le persone sane possono ammalarsi gravemente come è successo in diversi casi segnalati in America.
Fortunatamente esistono già delle cure sperimentali contro la malattia come l'Olorofim che sembra promettere bene. L'accesso alla cura è momentaneamente limitato. Per questo motivo è importante la prevenzione e la ricerca in modo da rendere disponibili in futuro trattamenti antimicotici efficaci a un maggior numero di persone.