Là dove c'era il terzo lago d'Italia, ora ci sono campi coltivati: ecco dove

Lì dove un tempo sorgeva il terzo lago più grande d'Italia, dopo il Garda e il Maggiore, oggi vi è una delle trasformazioni ambientali più sorprendenti della storia del nostro Paese. Vista dallo spazio, grazie alla foto immortalata da uno dei satelliti Copernicus Sentinel-2, la Piana del Fucino, situata in Abruzzo, somiglia a un grande mosaico, ma in realtà si tratta di un insieme di campi coltivati che si estende per ben 160 km².
Piana del Fucino: dove un tempo c'era un lago
Quella del lago del Fucino è una sfida tra l'uomo e l'acqua. Le acque infatti erano soggette a diverse variazioni di livello. Durante i periodi di piena i campi venivano allagati costantemente, mentre durante i periodi di secca si formavano paludi e focolai di malaria.
Tra il 41 e il 52 d.C., 30.000 uomini su ordine dell’imperatore Claudio, tentarono di scavare un emissario per drenare le acque del lago. Con la caduta dell’Impero Romano, la manutenzione fu interrotta e il lago si riempì nuovamente d'acqua.
🌾 The Fucino Plain in central Italy 🇮🇹 was once covered by a lake. It was drained in the 19th century.
— Copernicus EU (@CopernicusEU) September 17, 2025
It is now among the most intensively cultivated areas in the country.
🛰️ #ImageOfTheDay by a #CopernicusEU #Sentinel2 reveals its striking patchwork of agricultural fields. pic.twitter.com/Hx3fD5Z2dh
Nella seconda metà dell’Ottocento fu la volta del banchiere Alessandro Torlonia che investì in un'impresa che portò al prosciugamento del lago. L'opera mastodontica fece emergere un fondale molto fertile, e quelli che un tempo erano pescatori divennero braccianti agricoli e poi proprietari dei lotti.
Orto d'Italia e Centro Spaziale
Oggi, la Piana del Fucino è un gigantesco “orto” che fornisce la più grande produzione di ortaggi del nostro Paese. La mancanza d'acqua di quello che un tempo era un lago però, ha portato a un clima locale soggetto a escursioni termiche, con inverni rigidi ed estati secche. Oggi in quell'area trova posto anche il Centro Spaziale del Fucino “Piero Fanti” di Telespazio, tra i più grandi teleporti al mondo.