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Depaving: liberiamo le città dal cemento con la “depavimentazione”

Dall’Australia alla Francia, da Portland al Belgio sono sempre di più i cittadini auto-organizzati che nel mondo liberano quanto più terreno urbano possibile da asfalto e cemento
Ambiente6 Maggio 2024 - ore 17:40 - Redatto da Meteo.it
Ambiente6 Maggio 2024 - ore 17:40 - Redatto da Meteo.it

Là dove c’era l’erba… Ora potrebbe tornarci. Nessuna apocalisse urbana e non c’entra nemmeno la Via Gluck di Celentano. A far tornare il verde dove era stato soppiantato dal cemento ci pensa il “depaving”, la “depavimentazione”.

Il movimento globale del depaving

A promuoverlo sono i più classici movimenti dal basso di cittadini auto-organizzati, dall’Australia alla Francia, da Portland al Belgio. Lo racconta un’inchiesta della Bbc, ripresa anche da Sky TG24. Vogliono liberare quanto più possibile le città da cemento e asfalto, facendo riconquistare spazio al verde.

Il primo obiettivo è una concretissima “deimpermeabilizzazione” del suolo urbano. Rimuovendo lo strato superficiale artificiale e impermeabile, la terra può riprendere a respirare e soprattutto l’acqua a infiltrarsi, abbassando così i pericoli di inondazioni con le forti piogge.

È il mantra dell’ong Depave di Portland (Oregon, Stati Uniti), una città sempre all’avanguardia per innovazione e ambientalismo. Qui si vuole liberare anche il suolo. Le prospettive, infatti, vanno oltre la permeabilità del terreno.

Un riparo contro il meteo estremo

Togliendo il cemento, tornano piante, erbe, fauna selvatica, un ambiente più salutare e anche un po’ di protezione in più contro le ondate di calore estremo. In tempi di riscaldamento globale, sembra un’ottima via per città più vivibili ed ecocompatibili.

La pensa così anche l’ong Green Venture dell’Ontario, in Canada, o il gruppo Life Pact di Leuven, in Belgio (qui c’è proprio un “taxi delle piastrelle” itinerante che aiuta a liberarsene in maniera eco-sostenibile). A Melbourne, in Australia, si sta studiando così la nascita di nuovi micro-habitat, mentre il governo francese ha deciso proprio di finanziare l’inverdimento urbano in genere con 500 milioni di euro. Non solo per il terreno, ma anche per case, pareti, tetti e perfino parcheggi “più verdi”.

"Prima c’erano luoghi che attraversavi velocemente” racconta alla Bbc Giuliana Casimirri, direttrice esecutiva della canadese Green Venture. “Ora ci sono posti verdi dove può fermarti o metterti a chiacchierare, a sedere, a leggere. Con il cambiamento climatico poi, gli eventi meteo estremi stanno aumentando così tanto che il depaving non è solo un’idea carina, è una necessità”.

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