Così il cambiamento climatico influenza l'ambiente delle balene nell'Artico

Nel 2025 si è verificata una vera e propria emergenza tra le balene lungo le coste del Pacifico. Il fenomeno, già classificato nel 2019 come un “evento anomalo di mortalità”, sembra tutt’altro che risolto. Cerchiamo di capire cosa sta succedendo: i problemi maggiori sembrano concentrarsi a nord, nell'Artico.
Gli effetti del cambiamento climatico sulle balene
Una ricerca scientifica recente che ha analizzato 11.700 anni di presenza delle balene della Groenlandia nell’Artico, prevede un drastico ridimensionamento del loro ambiente naturale a causa dello scioglimento del ghiaccio marino legato al cambiamento climatico. Secondo le proiezioni, l’habitat di questi cetacei potrebbe ridursi fino al 75%. Lo studio, frutto della collaborazione tra l’Università di Adelaide e quella di Copenaghen, è stato pubblicato sulla rivista Ecology and Evolution.
Attraverso l’uso di modelli digitali, resti fossili e documenti storici sulla caccia alle balene, i ricercatori sono riusciti a ricostruire l’estensione e la collocazione delle aree estive ideali per l’alimentazione delle balene della Groenlandia lungo tutto l’Olocene. L’analisi ha rivelato che, nonostante le notevoli variazioni climatiche nel corso dei millenni, queste zone favorevoli erano rimaste sorprendentemente stabili fino a tempi recenti. Tuttavia, l’attuale accelerazione del riscaldamento globale rischia di compromettere gravemente le aree di alimentazione delle balene della Groenlandia, con una possibile perdita compresa tra il 65% e il 75% entro la fine del XXI secolo.
In particolare, nel Mare di Okhotsk, dove vive una delle sole quattro popolazioni conosciute di questa specie, si prevede che l'habitat estivo possa scomparire del tutto entro il 2060. Questo declino è strettamente legato alla progressiva scomparsa del ghiaccio marino durante i mesi estivi. Il team di scienziati ha scoperto che le limitate zone di habitat adatte alla balena della Groenlandia che potrebbero persistere entro il 2100 saranno situate al di fuori della loro attuale distribuzione, influenzando direttamente le strategie di tutela della specie.
Perché le balene ci aiutano contro il cambiamento climatico?
Tra l'altro le balene, grazie alla loro alimentazione e alla lunga durata della vita, accumulano grandi quantità di carbonio, molto di più rispetto agli animali di dimensioni ridotte. Si stima, ad esempio, che una sola balenottera azzurra consumi quanto circa 1800 pinguini, ma immagazzina una quantità di carbonio decisamente superiore e genera meno anidride carbonica.
Le grandi balene rivestono quindi un ruolo fondamentale negli equilibri degli ecosistemi oceanici. Oltre alle numerose iniziative in fase di sviluppo per diminuire le emissioni di carbonio nell’atmosfera, come la riduzione dell’uso dei combustibili fossili o la limitazione della produzione di metano, tutelare le balene e gli ambienti marini a esse collegati può rappresentare un valido contributo nella lotta contro il riscaldamento globale.