Com’è morto Juan Carrito? Cosa è successo? L’orso era simbolo dell’Abruzzo
Era l'orso più amato del web, divenuto famoso per le sue scorribande tra i paesi dell'Abruzzo senza mai essere aggressivo, ma Juan Carrito non allieterà più la popolazione locale con la sua vivacità perché purtroppo ieri sera è morto.
Com'è morto Juan Carrito, l'orso più famoso del web
Eravamo abituati alle sue avventure tra i paesi dell'Alto Sangro, in Abruzzo, tutti noi ci eravamo affezionati a Juan Carrito, il giovane orso marsicano che era ormai abituato a far visita alle popolazioni locali senza mai mostrarsi né aggressivo né pericoloso. L'ultima scorribanda era avvenuta lo scorso dicembre, quando Juan Carrito era andato in un ristorante stellato. L'ultima scorribanda in assoluto, perché ieri - a distanza di un mese - purtroppo Juan Carrito è morto. La notizia ha scosso tutti, dal popolo del web che lo amava ai cittadini dei paesi da lui spesso visitati che aspettavano il suo ritorno con gioia, passando ovviamente per tutto il personale del Parco nazionale di Lazio, Abruzzo e Molise che ha lavorato a lungo per proteggere lui e tutti gli esemplari di orso marsicano.
Ed è stato proprio fuori dai confini del parco che Juan Carrito ha perso la vita. È accaduto a Castel di Sangro - in provincia dell'Aquila - sulla statale 17 prima della galleria G. Fiore; Juan Carrito è sbucato improvvisamente in mezzo alla strada nel tentativo di attraversarla quando è stato colpito in pieno da un'automobile in marcia. Le condizioni sono immediatamente parse gravi, col povero orso rimasto a bordo strada con una zampa rotta, ferite varie e muovendo solamente la testa. Immediato è stato l'intervento sul posto di Guardiaparco, Carabinieri, Carabinieri Forestali e della dottoressa Scioli del Servizio Veterinario di Castel di Sangro, ma per Juan Carrito non c'è stato nulla da fare e si è spento dopo alcuni minuti di sofferenza. La donna che era al volante dell'auto è rimasta illesa, ma è risultata molto traumatizzata dall'accaduto. Il corpo dell'orso è stato poi recuperato dal personale del Pnalm e trasportato a Isernia presso la sede dell'Istituto Zooprofilattico Abruzzo-Molise per l'esame necroscopico.
"Non ci sono parole per quello che è successo - si legge sulla pagina Facebook del Parco - J. Carrito era un orso problematico ma al Parco abbiamo fatto di tutto, contro tutto e tutti, per dargli una chance e farlo rimanere libero. Ora ci ha lasciato…". A questo messaggio si aggiunge quello di Giovanni Cannata, presidente del Parco: "Stasera siamo tutti un po' più poveri perché se n'è andato uno di famiglia". Era proprio questo Juan Carrito, uno di famiglia anche per chi viveva a centinaia di chilometri di distanza e con i suoi modi buffi da cucciolo cresciuto ma sempre birichino ci ha regalato tanti sorrisi.