Venezia, la laguna continua a salire: “Nel 2150 Piazza San Marco rischia di essere sommersa”

Il livello della marea della laguna di Venezia continua a salire di mezzo cm ogni anno. Un dato allarmante stando a quanto emerso dalla ricerca di un gruppo di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) che si occupano dello studio dell’aumento del livello del mare nel Mediterraneo.
Piazza San Marco a rischio a Venezia?
Le ultime misurazioni del Centro maree del Comune hanno riscontrato come il livello della marea della laguna di Venezia continua a salire, di anno in anno, di circa mezzo centimetro. Le ultime misurazioni riportate sono le seguenti: dai 4,22 millimetri del Lido e 4,38 di Punta della Salute fino ai 5 millimetri di Malamocco e ai 5,91 di Chioggia. Questi dati, uniti alle osservazioni satellitari del CNR e di altri istituti di ricerca, hanno lanciato l'allarme sul futuro di Venezia: entro il 2150 il livello delle acque potrebbe talmente salire da sommergere Piazza San Marco.
Uno scenario davvero preoccupante per la Serenissimaa che potrebbe convivere con Piazza San Marco costantemente sommersa da 70 centimetri d’acqua e diverse zone della città allagate. Dati alla mano la situazione è destinata a peggiorare visto che tra il 2019 e il 2023 sono stati 58 gli eventi che hanno fatto registrare 110 centimetri d'acqua in città.
#MEDITERRANEO Il caso di #Venezia e la consapevolezza della popolazione nell’aumento del livello del mare e degli eventi estremi.
— Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (@INGV_press) June 17, 2024
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Livello del mare in aumento di 1,5 metri entro il 2150: l'allarme su Venezia
Anche la ricerca di un gruppo di studiosi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), pubblicata sulla rivista “Rendiconti Lincei di Springer", ha posto l'attenzione su come il livello del mare continui a salire nel Mar Mediterraneo. Un dato preoccupante che influisce anche sulla laguna di Venezia e che è strettamente connesso al cambiamento climatico. Marco Anzidei, primo autore dello studio, ha sottolineato come l'aumento del livello marino, accelerato dalla subsidenza, lo sporfondamento del fondale, sta determinando danni irreparabili come l'erosione delle coste, ma anche spiagge sempre più piccole ed inondazioni.
"L'aumento del livello del mare, soprattutto se accelerato localmente dalla subsidenza, sta portando a un'erosione costiera sempre più grave e diffusa, all'arretramento delle spiagge e a inondazioni marine con impatti ambientali e socioeconomici molto significativi per le popolazioni", ha dichiarato Marco Anzidei, ricercatore dell'Ingv. Le proiezioni dell'Ipcc (Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici) sono chiare: entro il 2150 il livello del mare potrebbe salire di 1,5 metri. Per questo motivo Anzidei ha invitato tutti affinché si possano mettere in pratica quanto prima azioni concrete per evitare tutto ciò aiutando le zone a rischio.